di Augusto Mattioli
SIENA. Sperano, dando un’occhiata ai sondaggi, di poter superare lo scalino del 3% per avere propri eletti in Parlamento.
I candidati di Luigi Paragone, fondatore di Italexit, senatore uscente eletto nei M5S prima maniera (dove convivevano posizioni agli antipodi), poi espulso, giornalista che ha iniziato la sua carriera alla Padania nel 2005, si sono presentati questa sera all’Hotel Garden, non molto affollato di simpatizzanti.
Esponente più in vista dei candidati Marco Mori di Rapallo, candidato in Toscana e in Liguria al Senato per il plurinominale. “i sondaggi – dice – ci danno oltre la soglia di sbarramento del 3% e questo ci fa ben sperare. Sinceramene speriamo di andare molto oltre. Noi parliamo a tutte quelle tantissimde persone che sono state vessate (al di là della battaglia contro l’Euro e l’unione europea per cui occorrerebbe recuperare la sovranità monetaria), in riferimento alle misure adottate sull’emergenza covid”. Un’area, quella, in sostanza no-vax, che potrebbe interessare anche la Lega e Fdi partito, con cui Mori è molto critico “avendo votato vari provvedimento su cui siamo stati critici”. Come lo è del resto contro i vaccini ritenuti “palesemente inefficaci”. Per Mori critica anche la politica della sanità pubblica “che stata smantellata, mentre occorre nel settore una massiccia spesa pubblica”. Lo stato deve essere presente in maniera più concreta sostiene l’aspirante senatore anche nella scuola “con una maggiore espansione”, secondo l’aspirante senatore, della macchina statale.