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SIENA. I mezzi di informazione hanno definitivamente chiarito che nel novembre 2011 la Banca d’Italia convocò il presidente e il direttore generale del Monte dei Paschi, Mussari e Vigni, invitandoli a dimettersi dai propri incarichi per le numerose ombre già emerse nella gestione dell’istituto senese. Vigni si dimise subito, Mussari attese il vicino termine del mandato.
Questa notizia smentisce e ridicolizza la tesi che Bersani, a livello nazionale, e Ceccuzzi, a livello locale, cercano di imporre, dipingendo l’ex sindaco come discontinuatore e artefice della rimozione dei vecchi vertici del Monte. Fu l’istituto di vigilanza a imporre il cambiamento. A Ceccuzzi non restò che adeguarsi, attribuendosi poi meriti non suoi.
Viene dunque confermato che la drammatica situazione che oggi vivono Siena e il Monte è integralmente da addebitare alla classe dirigente del PD e dei suoi alleati, che per tutti questi anni ha rovinosamente gestito la Banca e la Fondazione. I vertici del PD cittadino, al contrario di altri settori della stessa maggioranza, non hanno nemmeno voluto cogliere l’occasione della crisi in consiglio comunale della scorsa primavera, che avrebbe potuto diventare un momento di complessiva presa di coscienza della necessità di cambiare metodi e prassi di governo artificiose e demagogiche, per cominciare invece a parlare ai senesi con il linguaggio della verità e della responsabilità.
Di fronte all’altissimo prezzo che oggi la collettività senese è costretta a pagare per tale malgoverno, mentre la giustizia compie il suo corso, giudichiamo indispensabile che la città, attraverso gli organi di rappresentanza che scaturiranno dalle future elezioni comunali, si organizzi per verificare la possibilità di un’azione di responsabilità civile nei confronti di coloro, singoli o enti, che venissero individuati responsabili.
Impegno per Siena, movimento civico che dal 2006 combatte a viso aperto la sua battaglia perché Siena riconquisti democrazia, trasparenza e buon governo, fa appello al senso civico e anche all’elementare buon senso dei senesi affinché spezzino questa soffocante ragnatela di ambiguità e complicità e si schierino una volta per tutte dalla parte della verità che oggi coincide con il loro stesso legittimo interesse.
Impegno per Siena
Questa notizia smentisce e ridicolizza la tesi che Bersani, a livello nazionale, e Ceccuzzi, a livello locale, cercano di imporre, dipingendo l’ex sindaco come discontinuatore e artefice della rimozione dei vecchi vertici del Monte. Fu l’istituto di vigilanza a imporre il cambiamento. A Ceccuzzi non restò che adeguarsi, attribuendosi poi meriti non suoi.
Viene dunque confermato che la drammatica situazione che oggi vivono Siena e il Monte è integralmente da addebitare alla classe dirigente del PD e dei suoi alleati, che per tutti questi anni ha rovinosamente gestito la Banca e la Fondazione. I vertici del PD cittadino, al contrario di altri settori della stessa maggioranza, non hanno nemmeno voluto cogliere l’occasione della crisi in consiglio comunale della scorsa primavera, che avrebbe potuto diventare un momento di complessiva presa di coscienza della necessità di cambiare metodi e prassi di governo artificiose e demagogiche, per cominciare invece a parlare ai senesi con il linguaggio della verità e della responsabilità.
Di fronte all’altissimo prezzo che oggi la collettività senese è costretta a pagare per tale malgoverno, mentre la giustizia compie il suo corso, giudichiamo indispensabile che la città, attraverso gli organi di rappresentanza che scaturiranno dalle future elezioni comunali, si organizzi per verificare la possibilità di un’azione di responsabilità civile nei confronti di coloro, singoli o enti, che venissero individuati responsabili.
Impegno per Siena, movimento civico che dal 2006 combatte a viso aperto la sua battaglia perché Siena riconquisti democrazia, trasparenza e buon governo, fa appello al senso civico e anche all’elementare buon senso dei senesi affinché spezzino questa soffocante ragnatela di ambiguità e complicità e si schierino una volta per tutte dalla parte della verità che oggi coincide con il loro stesso legittimo interesse.
Impegno per Siena