Dal sindaco tutto l’impegno affinché la Banca rimanga solida e con la sede centrale a Siena
SIENA. Una richiesta di tutela per i livelli occupazionali dei dipendenti MPS è stata rivolta, nella seduta consiliare di ieri, 25 ottobre, da Alessandro Trapassi con l’interrogazione sottoscritta anche da Laura Sabatini, Giuseppe Giordano e Pietro Staderini. Trapassi ha richiamato alcune recenti uscite sulla stampa, nelle quali, come affermato dal consigliere, il residente del Consiglio attribuisce enormi responsabilità alla Sinistra senese e romana sul caso MPS, affermando di essere interessato alla tutela dei correntisti e dei risparmiatori senza far alcun riferimento alla sorte dei dipendenti. Il consigliere ha evidenziato come questi si siano già resi protagonisti di pesanti sacrifici occupazionali, normativi e salariali. Auspicando che il sindaco sia interessato alla tutela dei livelli occupazionali della Banca sul territorio senese in relazione al piano di salvataggio presentato alla Banca Centrale Europea (BCE), anche alla luce della telefonata intercorsa a fine luglio, ha chiesto quali richieste abbia rivolto al Primo Ministro e quali risposte abbia ricevuto. Oltre a informazioni di aggiornamento, visto che l’interrogazione era stata redatta due mesi fa, rispetto ai 2.600/3.000 esuberi di cui attualmente si parla.
Dal presidente del Consiglio il sindaco, come ha dichiarato, aveva ricevuto informazioni relative all’impegno del Governo per l’operazione di sistemazione dei crediti dubbi e di successiva ricapitalizzazione. Ricordando le vicende che hanno interessato la Banca, a partire dai due aumenti di capitale da 3 e da 5 miliardi, l’ipotesi di una possibile aggregazione con altre banche non avvenuta per l’assenza di offerte, l’attivazione di un complesso processo di ristrutturazione e, infine, la richiesta perentoria della BCE di sistemare le sofferenze che ha finito per scatenare speculazioni borsistiche, il sindaco ha fatto presente che è stato in questo ultimo passaggio che lo Stato ha ritenuto di entrare in campo, e per questo ha ringraziato la Presidenza del Consiglio e il Ministro Padoan, con il quale si è incontrato direttamente.
Grazie al Governo, è oggi possibile la sistemazione dei crediti inesigibili, che era la vera chiave di volta di tutto, anche se da essa consegue la necessità di un ulteriore aumento di capitale. Una volta depurata dai crediti in sofferenza, Banca MPS diventerebbe una delle banche europee con i conti più in ordine. La grande incognita, come ha detto il primo cittadino, riguarda la sorte dei portatori di obbligazioni convertibili nelle quali, oltre soggetti istituzionali, sono presenti anche molti risparmiatori. E, per questi ultimi, il Presidente Renzi ha detto che avrebbe fatto di tutto per metterli al riparo. Il piano industriale di forte rilancio commerciale e valorizzazione delle competenze professionali interne, come ha detto il sindaco, è la migliore premessa per l’aumento di capitale perché garantisce adeguata redditività.
Per quanto riguarda l’esubero di personale, anche i sindacati paventano la possibilità di un accompagnamento morbido verso l’uscita: una banca dimagrita ma in salute potrebbe mantenere forti legami con il territorio e livelli occupazionali ancora significativi, dell’ordine di circa 22-23 mila dipendenti. Per il primo cittadino il Governo sta facendo un lavoro importante che si basa comunque su una soluzione di mercato e ha auspicato che il Cda di MPS trovi quanto prima un nuovo presidente adeguato al compito, al di fuori di ogni condizionamento politico, che ormai appartiene al passato. Il sindaco ha confermato tutto il suo impegno affinché MPS esca dalla crisi finanziaria e reputazionale, mantenga un buon numero di occupati e, soprattutto, che rimanga il suo legame con la città.
Alessandro Trapassi, nel concordare con le ultime parole espresse dal sindaco, ha comunque ribadito la necessità, come affermata dal capo dell’Amministrazione in campagna elettorale, di rendere conto del denaro sparito. Conoscere i soggetti ai quali sono stati dati 27 miliardi di redditi deteriorati, perché la Banca con 4-5 miliardi ritrovati sarebbe a posto, e il Governo che è il maggior azionista dovrebbe preoccuparsene.