L'assemblea toscana si riunisce l'associazione ambientalista del PD
Il primo congresso della Toscana, e d’Italia, si è svolto a Siena, dove gli Ecodem possono contare sul circolo più numeroso e attivo di tutta la regione. A livello provinciale, il circolo di Siena e quello di Montalcino in pochi giorni hanno staccato oltre 150 tessere d’iscrizione con il simbolo dell’associazione verde del Pd (nel logo si trova la sigla ED, che sta per Ecologisti Democratici, riporta gli stessi colori del Pd e sovrasta una piccola ape laboriosa con una pala in mano).
Il coordinatore provinciale, Umberto Trezzi, aprendo il congresso, ha introdotto le tematiche care all’associazione: dalla green economy, unica vera risposta alla crisi del lavoro, al risparmio energetico, al tema dello sviluppo delle fonti rinnovabili. Gli Ecodem senesi, come quelli toscani, non si nascondono e amano parlare chiaro. Biomasse, fotovoltaico, eolico, biogas: non esistono fonti alternative migliori in assoluto, si tratta di scegliere caso per caso. Qualche volta con un sì (come nel caso del piccolo insediamento fotovoltaico, vicino all’Abbazia di Monte Oliveto o del mini impianto a biogas di San Quirico), qualche altra con un no (è il caso dell’impianto a biomasse da 13 MW di Colle Val d’Elsa). Soprattutto, gli Ecodem si stanno spendendo a livello provinciale e regionale per avere regole chiare e identiche in tutti i Comuni: “è assurdo – commenta Trezzi – avere regolamenti e autorizzazioni diverse a pochissimi chilometri di distanza”. E prosegue: “uffici comunali, soprintendenze, uffici di enti a vari livelli debbono collaborare di più ed elaborare regolamenti chiari, snelli e univoci. Altrimenti, la burocrazia ucciderà la rivoluzione verde”.
Molti gli interventi che si sono succeduti durante il congresso, a San Andrea a Montecchio di Siena: da Gabriele Berni, assessore provinciale, ad Alessandro Mugnaioli, già assessore alla mobilità del Comune di Siena, da Marino Artusa, in passato assessore regionale all’ambiente, a Beatrice Di Iacovo, consigliera provinciale; le conclusioni sono spettate al presidente nazionale degli Ecologisti Democratici, il senese Fabrizio Vigni.
Il congresso proseguirà a giugno, luglio e settembre in tutti gli altri circoli presenti da nord (Carrara) a sud della regione (Grosseto), alla fine saranno circa 20 congressi. In Toscana, l’atto finale si avrà il 29 settembre, con il congresso regionale che deciderà i nuovi vertici dell’associazione e i delegati da inviare a fine ottobre al congresso nazionale.