La semestrale della Finanziaria Senese di Sviluppo: 3 le nuove attività sostenute, distribuite in varie zone della provincia Siena per un valore di 2.337.000 euro

SIENA. Producono infissi, hanno aperto ristoranti, gestiscono alberghi, organizzano viaggi, fanno torrefazione, vendono tabacchi, vendono vino. Sono alcune delle nuove attività aperte durante il primo semestre del 2017 a Siena, Monteroni, Monteriggioni, Abbadia San Salvatore e non solo grazie anche al lavoro della Finanziaria Senese di Sviluppo.
Sono 21 le nuove attività finanziate legate al plafond imprenditoria giovanile e femminile, per un valore di 1.087.000 euro. Tre sono anche le nuove attività sul plafond dell’attività ordinaria, per un valore di 750mila euro. E nove sono le nuove attività finanziate sul plafond liquidità, per un valore di 500mila euro. Un totale insomma di 33 nuove attività distribuite in varie zone della provincia Siena per un valore di 2.337.000 euro.
Si tratta di dati tutti in crescita rispetto al 2016 che emergono dalla semestrale di Fises, la Finanziaria Senese di Sviluppo, e che confermano un trend di incremento già emerso nei primi mesi invernali e riportato al momento della presentazione del bilancio. Ma positivi sono tutti i dati. Infatti, 27 sono le pratiche deliberate sul plafond “Imprenditoria Giovanile”, per un valore di 1.317.000 euro (di cui 21 per nuove attività), 26 sono le pratiche per l’attività ordinaria per 4.357.000 euro (di cui tre per nuove attività), 58 quelle sul plafond liquidità per 2.762.000 euro (di cui 9 per nuove attività).
“In totale sono state deliberate ben 111 pratiche per 8.436.000 euro – dice Stefano Bernardini, presidente Fises – Sono cifre di tutto rilievo che raccontano come nel nostro territorio l’andamento economico riscontri qualche segnale positivo. E noi siamo qui per coglierlo e sostenerlo. Lo testimonia il lavoro che viene svolto sull’imprenditoria giovanile e femminile”.
L’area urbana di Siena si conferma la zona più dinamica nella presentazione delle domande. Sono infatti 56 le operazioni deliberate in questa area, per un importo di 3.859.000 euro, ovvero il 45,74% del totale. La Valdelsa è la seconda zona con 1.417.000 euro, ovvero il 17.48% del totale. A seguire, la Val di Merse (11,50% del totale, 970.000 euro), la Valdichiana (10.07%, il 850mila euro) e poi le Crete, il Chianti e l’Amiata.
Artigianato, commercio e turismo e servizi sono i settori prevalenti nell’attività di Fises con una percentuale che supera l’80%. Insieme al rapporto consolidato con le associazioni di categoria, sempre più sono le pratiche che arrivano da studi professionali o dalle singole aziende. Nel primo semestre 2017 sono state poco più della metà: 56 a fronte di 111 pratiche deliberate in tempi brevissimi.