FIRENZE. “Per la legalità contro le infiltrazioni mafiose nei territori del Chianti” è il tema dell'iniziativa pubblica che si terrà presso la Casa del Popolo di Mercatale in Val di Pesa domenica (19 aprile) alle 21.
Tra i partecipanti Luigi De Magistris, candidato dell'Italia dei Valori alle Elezioni Europee accompagnato dall'On. Fabio Evangelisti, Vice capogruppo alla Camera dell'Italia Dei Valori e Giuliano Fedeli Segretario regionale del Partito. Coordinano: Marcello Forni: candidato al Consiglio comunale di San Casciano e al Consiglio provinciale di Firenze e Sinisa Milanov, coordinatore IdV San Casciano e capolista per il Consiglio comunale di San Casciano.
Tra i partecipanti Luigi De Magistris, candidato dell'Italia dei Valori alle Elezioni Europee accompagnato dall'On. Fabio Evangelisti, Vice capogruppo alla Camera dell'Italia Dei Valori e Giuliano Fedeli Segretario regionale del Partito. Coordinano: Marcello Forni: candidato al Consiglio comunale di San Casciano e al Consiglio provinciale di Firenze e Sinisa Milanov, coordinatore IdV San Casciano e capolista per il Consiglio comunale di San Casciano.
L'ex magistrato interviene sulla difficile situazione che interessa non solo i terriori del Chianti, ma tutta la Toscana. Dagli anni Settanta ad oggi le organizzazioni criminali nella regione sono cresciute da 38 a 43 nuclei, pur non riuscendo ad esercitare forme di controllo sul territorio.
Nel 2008, con la mafia siciliana in calo, le altre organizzazioni criminali si sono concentrate soprattutto nelle province di Firenze (23 famiglie), Lucca (15), Pistoia (12) ed Arezzo (9). Secondo l’indagine eleaborata dalla Regione Toscana alla fine dello scorso anno la camorra non avrebbe attecchito a Siena, Prato e Pisa.
Siena sarebbe “immune” anche dalla ‘ndrangheta ma potrebbero esserci infiltrazione mafiosa.
Le attività principali sono quelle del riciclaggio del denaro sporco acquisito con il traffico di droga o con le rapine. I settori più esposti sono le acquisizioni di esercizi commerciali nell’area della Valdinievole, quelle di alberghi e negozi nella provincia di Pistoia, e di aziende tessili nell’area pratese, ma anche bische clandestine ed estorsioni in locali notturni a Massa-Carrara, turismo balneare in Versilia, l’acquisto terreni, complessi immobiliari ed attività commerciali nella provincia di Livorno. Nelle aree fiorentine i settori esposti sono, invece, il movimento terra , la ristrutturazione di edifici ed il controllo di agenzie bancarie di piccole dimensioni. Nelle province di Arezzo e Siena l’interesse maggiore della organizzazioni criminali è legato a truffe ed acquisto di aziende agricole.
Nel 2008, con la mafia siciliana in calo, le altre organizzazioni criminali si sono concentrate soprattutto nelle province di Firenze (23 famiglie), Lucca (15), Pistoia (12) ed Arezzo (9). Secondo l’indagine eleaborata dalla Regione Toscana alla fine dello scorso anno la camorra non avrebbe attecchito a Siena, Prato e Pisa.
Siena sarebbe “immune” anche dalla ‘ndrangheta ma potrebbero esserci infiltrazione mafiosa.
Le attività principali sono quelle del riciclaggio del denaro sporco acquisito con il traffico di droga o con le rapine. I settori più esposti sono le acquisizioni di esercizi commerciali nell’area della Valdinievole, quelle di alberghi e negozi nella provincia di Pistoia, e di aziende tessili nell’area pratese, ma anche bische clandestine ed estorsioni in locali notturni a Massa-Carrara, turismo balneare in Versilia, l’acquisto terreni, complessi immobiliari ed attività commerciali nella provincia di Livorno. Nelle aree fiorentine i settori esposti sono, invece, il movimento terra , la ristrutturazione di edifici ed il controllo di agenzie bancarie di piccole dimensioni. Nelle province di Arezzo e Siena l’interesse maggiore della organizzazioni criminali è legato a truffe ed acquisto di aziende agricole.