Profumo ha illustrato il piano industriale
Tutti punti di forza da cui ripartire affrontando i problemi esistenti, attraverso una scelta adeguata dei dirigenti, dando risposte alla clientela accorciando i tempi burocratici, attuando operazioni di capitalizzazione senza passare per delle scorciatoie, improntando le relazioni sindacali sui contenuti e sul rispetto dei ruoli.
Un piano dunque da realizzare – ha sottolineato ancora Profumo – per continuare a garantire un futuro alla Fondazione e l’indipendenza della Banca, forse facendo ancora di più di quello che vi è scritto e nell’ambito di una coesione più ampia possibile.
Il presidente Mancini al termine dell’esposizione, e dopo i vari interventi dei membri della deputazione, ha ringraziato Profumo per la chiarezza con cui si è espresso, confermando il giudizio positivo sul piano, che accoglie le richieste indicate dalla Fondazione in occasione dell’ultima assemblea della Banca, tra cui la riduzione dei costi, una nuova organizzazione, pronte risposte alla clientela alla quale deve essere assicurata la massima centralità. Ha quindi ribadito l’impegno della Fondazione a sostenere il management nell’attuazione del piano e a seguirne l’implementazione fino al raggiungimento degli obiettivi previsti, che non dovranno essere disattesi. Lo faremo – ha osservato Mancini – con grande attenzione, come espressamente richiesto anche dalla deputazione generale. Necessaria inoltre una riflessione sull’attuale situazione della Fondazione che porti a un aggiornamento delle linee strategiche al fine di salvaguardarne e valorizzarne il patrimonio. L’occasione sarà il varo del documento programmatico per il prossimo anno, un documento le cui linee consentano alla Fondazione stessa di continuare a svolgere quel ruolo, che le è proprio, di garante del legame della Banca con il suo territorio.
(Foto Corrado De Serio)