SIENA. Tutti d’accordo o quasi. Il consiglio provinciale ha approvato con il solo voto contrario della Lega (assente Antonio Falcone di Rifondazione comunista) le linee programmatiche per il prossimo mandato della deputazione generale della Fondazione Mps.
Un dibattito tutto sommato tranquillo con un finale vivacizzato dal cartello che il consigliere della Lega Nord Gabor Rossi (che leggendo il suo intervento ha mostrato una sorprendente competenza nei fatti bancari) ha squadernato dopo l’approvazione del documento e la bocciatura del suo, più critico verso l’azione della fondazione Mps e della Banca.
”Benvenuta maggioranza allargata“ la frase del cartello.
Peccato per la Lega che non ci fosse nessun fotografo a riprendere il suo minishow che non ha provocato particolari tensioni con il gruppo del Pdl, che già dal primo intervento del consigliere Massimo Mori aveva fatto capire la sua intenzione di votare le linee programmatiche. La stessa capogruppo Donatella Santinelli ha sottolineato che il voto favorevole deriva dal fatto che “la Fondazione è un bene del nostro territorio”.
Nel documento approvato si legge che la Fondazione Mps in questo periodo di crisi economica “è chiamata ad assolvere ancor in modo più incisivo la propria funzione, ponendo particolare attenzione alle ricadute delle risorse erogate esercitando un’attenta valutazione sulla composizione del proprio patrimonio e svolgendo un’azione ancora più incisiva nei confronti della banca conferitaria in ordine alle proprie prerogative e tenendo presenti gli interessi della collettività”.
In esso si da anche un giudizio positivo sul lavoro degli organi in scadenza della Fondazione. In particolare l’operazione di acquisizione di Banca Antonveneta viene giudicata positivamente perché ha permesso “di accrescere il perimetro della Banca Mps rompendo quell’isolamento che nel passato aveva portato a reiterate pressioni che avrebbero portato, se accolte, una situazione nella quale sarebbe stato impossibile conservare l’indipendenza strategica”.
Un tema questo che anche in futuro, secondo quanto viene puntualizzato, dovrà essere al centro dell’interesse della Fondazione Mps.
“La scelta di mantenere la propria indipendenza strategica – si sottolinea ancora nel documento – ha permesso di opporsi a quelle operazioni che nel corso degli ultimi anni vedevano la banca interessata più per spinte politiche che per reale merito industriale”.
Nell’illustrare il documento Bezzini, in particolare, aveva sottolineato come la Fondazione debba fare i conti con una fase economica straordinaria, con una crisi che non è settoriale ma più profonda che porta ad avere minori disponibilità di risorse.
“Una realtà – ha detto – con cui fare i conti”.
Tra qualche giorno gli enti nominanti faranno le nomine per la deputazione generale. E' possibile, visto l’atteggiamento dialogante del Pdl, che ci siano già gli accordi, sia in Provincia sia in Comune. Accordi, del resto tradizionali, per nomine di esponenti del centrodestra. Non resta quindi che aspettare qualche giorno.
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