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Avevamo chiesto al consigliere della Lega Nord, di poter affrontare l’argomento del suo Ordine del giorno insieme a quello presentato dal gruppo PDL, ma avevamo anche aggiunto di poterlo fare nel consiglio del 20 novembre pv dedicato alla crisi economica della provincia di Siena.
La risposta che ci è stata data dal consigliere Gabor Rossi è stata semplice “devo fare così, intanto presento questa poi vedremo". Quindi la nostra astensione era quanto meno dovuta visto appunto che la Lega preferiva muoversi in proprio, senza tener conto nella maniera più assoluta della possibilità di un confronto con il Pdl.
Siamo alle solite, c’è un foglietto scritto, che il consigliere della Lega Nord deve leggere, ma non si tratta mai di un’azione propria, il consigliere della lega fuori dai fogli che gli sono stati consegnati, non si esprime, non parla, così fa nelle commissioni, dove pare venga solo a sentire cosa dicono gli altri, senza mai portare un proprio contributo, la stessa cosa nel Consiglio provinciale.
Questa volta abbiamo perso la pazienza, esca allo scoperto chi scrive i foglietti al sig Rossi, sappiamo bene chi è e sappiamo che la sua mira non è rivolta a portare un contributo ai lavori del consiglio provinciale, ma bensì a creare quella giusta confusione dalla quale poter emergere nelle prossime campagne elettorali.
Il "becerume" gli atteggiamenti assunti da altri e riportati fedelmente nel contesto di cui si parla, servono solo a far perdere tempo, ma del resto per fare diversamente occorre avere anche un giusto livello di dignità, di amor proprio che spinge la persona a crescere, a capire, ad agire e non ad essere un cane fedele ad un padrone furbetto, che spinge alla rissa solo e soltanto per i suoi scopi personali.
Quindi la nostra astensione, va vista come una forma di rispetto che a nostro avviso merita la lega nord nazionale, ma non certo quella di Siena che fin dal primo giorno ha individuato nel Pdl l’unico obiettivo di attacco.
Noi resteremo fermi sulle nostre posizioni, che sono e saranno di vigilanza, di rigore, ma anche di rispetto, quel rispetto che è dovuto a tutti coloro che si adoperano, che si mettono in gioco, non per il proprio interesse, ma per quello della collettività, quindi continueremo sulla strada intrapresa, che non è fatta di fogliettini riportati, ma di analisi compiute, di proposte fatte da teste pensanti senza rincorrere le apparenze, ma con la volontà di fare quanto è necessario per dare un futuro, per l’occupazione, per la sicurezza, e per uno stato di maggior benessere rispetto a quello nel quale ci troviamo.
Massimo Mori
Consigliere provinciale PDL