"Libri, Palio e palestre: disagi per i senesi, ma per l'amministrazione è sempre colpa di qualcun altro"
SIENA. Dall’associazione In Campo riceviamo e pubblichiamo.
“Non ci sono i libri per gli studenti? È colpa delle scuole. Studenti in piazza per il Palio? Sì, forse, ma il Comune non si assume nessuna responsabilità. Palestre chiuse? Colpa di chi c’era prima. La principessa del Brunello, ma è in buona compagnia, apre un paio di bottiglie che sanno di tappo. Sulla vicenda libri, è la prima volta in vent’anni che alcuni studenti restano senza, eppure l’unica cosa ad essere cambiata è l’amministrazione comunale, uffici e maestre non se ne vanno certo con le elezioni. Pronta la risposta del Comune: colpa delle scuole! Peccato che gli istituti scolastici siano sommersi dalla burocrazia e il rapporto con loro debba essere costante, ma ci rendiamo conto che da New York sia piuttosto difficile essere sul pezzo. Per quanto riguarda gli uffici comunali, vale lo stesso concetto: l’Assessore di riferimento è fondamentale che sia presente, disponibile e competente. Negli ultimi due anni l’amministrazione aveva già gestito l’affidamento dei libri e era andato tutto liscio. Ma stavolta no, è colpa delle scuole…
Biondi Santi scrive alle scuole per mettere a punto un piano che consenta di far partecipare i ragazzi alle prove durante l’orario scolastico. Su questo qualcuno solleva qualche perplessità di opportunità istituzionale, se non di natura giuridica, ma passiamo oltre. Non essendoci posti sui palchi, avendo il Comune un elevato numero di ospiti (d’altra parte il sindaco ha voluto questo Palio Straordinario per festeggiare la vittoria, non vorrete che non inviti tutti i suoi amici…), l’idea sarebbe quella di delimitare, con una sorta di cordone sanitario, un’area sorvegliata all’interno della conchiglia, una soluzione quantomeno creativa.
Oltre al “cordone sanitario in Piazza”, c’è la chiusura anticipata delle scuole: un rebus che metterà a dura prova famiglie e insegnanti: un bel caos mal gestito. Il tutto, però, senza che il Comune si assuma qualunque responsabilità. Troppo facile, lancio il sasso e nascondo la mano.
Lo stesso sindaco ha sentito l’esigenza di ricordare mezzo stampa che il Palio “non è una Festa politica”: mai come in questo caso excusatio non petita, accusatio manifesta. Un’ultima considerazione sulla vicenda delle palestre: il problema delle strutture non è certo nuovo, ma ora per la prima volta vi sono società e gruppi sportivi per strada, impossibilitati ad iniziare l’anno agonistico, con enormi disagi per i cittadini, e lo sport senese tutto. Una soluzione il comune la dovrà pur trovare. Una città senza impianti sportivi disponibili non è certo una città moderna come vorremmo la nostra Siena.
E, anche stavolta, non basta scaricare le colpe su altri, bisogna rimboccarsi le maniche e risolvere i problemi. Anche se la politica dello scaricabarile è indubbiamente la più facile e redditizia. Massimo risultato col minimo sforzo, anzi nessuno”.