La prima intervista ai candidati alle suppletive. Parla l'esponente del Movimento 3V Partito Politico
A cura di Augusto Mattioli
SIENA. Per conoscere meglio i candidati alle elezioni suppletive di ottobre il nostro quotidiano ha deciso di stilare un elenco di domande (uguali per tutti i candidati) ed inviarle agli interessati, chiedendo loro di rendere chiara la loro posizione.
Piena disponibilità è giunta da ciascun candidato e questa è la prima delle interviste che pubblichiamo. Si tratta di Tommaso Agostini, candidato per il Movimento 3V Partito politico.
“Ho 44 anni, abito a Pistoia ed ho due bambini, Eros ed Agnese. Impiegato di banca, sono al servizio della nuova politica dal 2020, sempre con il Partito 3V, quando mi sono candidato per le regionali toscane e per cui rivesto il ruolo di coordinatore per la circoscrizione Centro Italia”
Perché ha deciso di candidarsi alle suppletive?
“Come 3V siamo interessati a radicarci nel territorio senese, in vista delle politiche del 2023 e ad allargare la nostra rete di contatti e collaborazione. Il riscontro è stato molto positivo: durante la raccolta firme abbiamo incontrato persone meravigliose. Persone colte, consapevoli, dotate di spirito di iniziativa e molto determinate.
L’idea di confrontarci con Letta era inoltre molto attraente, per il fatto che questo personaggio rappresenta un mondo speculare ed opposto rispetto a quello che vogliamo costruire. Per noi è come la sfida tra il diavolo e l’acqua santa!”
In sintesi, qual è il suo programma elettorale e come pensa di svilupparlo?
“Viviamo nel mondo del malessere e della subalternità della politica ad interessi che non hanno più niente a che fare con il benessere di una comunità. Noi intendiamo ribaltare la prospettiva attuale. Le nostre proposte sono molto concrete, quando entreremo nelle istituzioni daremo da subito prova che un altro mondo è possibile. Sin dalla nascita lottiamo contro l’obbligo vaccinale e la difesa della costituzione. I vaccini una volta erano una questione di salute, adesso sono il punto focale di un sistema che mira a trasformare completamente la nostra società, dall’economia alla politica. Non vogliamo fare la fine della Cina dove un unico partito ed un manipolo di persone controllano una popolazione di oltre un miliardo di persone attraverso una tecnologia ipertrofica ed alienante. Siamo creature uniche ed irripetibili, nei nostri cuori c’è una scintilla divina. Non siamo delle macchine tutte uguali, non siamo delle identità digitali! Vogliamo tornare a vivere come esseri umani liberi ed autodeterminati, in un mondo dove la scienza e la tecnologia siano protagoniste assieme alle arti ed a una spiritualità rinnovata. L’essere umano di nuovo al centro”.
Qual è la sua “ricetta” per il Monte dei Paschi?
“La cosa più salutare che i senesi possono fare, in questo momento, per il loro territorio, e per la loro banca, è punire politicamente Letta. Il suo partito prima ha spolpato il Monte, poi ha fatto eleggere alla Camera dei Deputati un certo Padoan. Questo signore dallo sguardo austero, si è dimesso da parlamentare perché adesso è il presidente di una banca. Questa banca è adesso la prima candidata a mettere i denti sugli ultimi brandelli di carne buona. I senesi dovrebbero votare Letta per tutelare meglio il Monte? E’ ridicola l’idea di salvarsi affidandosi ai carnefici. Ha la stessa logica di un vitello che scappa dal macello comunale per rifugiarsi nella bottega del macellaio. Torneremo sul Monte con un comunicato specifico”.
E per la infrastrutture?
“Siamo per lo stop al 5G ed in generale per un’analisi puntuale dei reali benefici e dell’impatto ambientale di ogni nuova infrastruttura. In politica si parla di infrastrutture come se fossero una bacchetta magica con cui si può portare prosperità ai territori. E’ più urgente recuperare un’attenzione per i territori e riflettere bene su quale modello di sviluppo adottare. Con questa classe politica ossessionata dal controllo della masse e dalla paura per il Covid non ci potrà mai essere un’economia prospera per tutti. Stiamo andando verso un mondo dominato da poche multinazionali, con produzioni uniformate ed una massa infinita di lavoratori insoddisfatti. L’Italia e Siena in particolare dovrebbe puntare su tutt’altro. Si parla tanto di GSK e dei suoi tremila dipendenti, ma si omette di considerare che queste realtà sono avamposti di un modello economico di rapina. Sono entità che danno qualcosa al territorio in termini di occupazione ma sono al contempo espressione di un sistema di potere che succhia le risorse dei popoli senza limiti alla propria avidità. Chiudete un attimo gli occhi ed immaginate Siena come leader mondiale della medicina integrata. Altro che vaccini! Siena dovrebbe essere un posto dove le persone accorrono da tutto il mondo per recuperare la salute con un benessere a 360 gradi. Armonia, bellezza, cura, sinergia tra le varie discipline. Il mondo potrebbe essere un posto meraviglioso se solo tornassimo a cercare bellezza ed armonia. Ed invece preferiamo essere schiavi dei potenti di turno. Io non ho ancora conosciuto un dipendente della GSK felice e soddisfatto”
Quali sono i suoi punti di forza?
“La coerenza, unita a una voglia fortissima ed insopprimibile di una politica radicalmente nuova. La mia candidatura a Siena è stata sottoscritta da 340 cittadini, tra di loro ci sono commercialisti, dottori, infermieri, avvocati, artisti, insegnanti, imprenditori. Io non sono un politico di professione, vado avanti con grandi sacrifici assieme ad una squadra fantastica di cittadini che si riconoscono nei nostri valori. In un mondo in cui la politica ha perso credibilità, riusciamo a riscuotere la fiducia delle persone più intelligenti e consapevoli. Persone a cui questo mondo va stretto, strettissimo, e che sognano un mondo nuovo”
Quali sono le debolezze dei suoi avversari?
“Li vedo tutti sullo stesso piano, del tutto interscambiabili. Fanno parte del solito teatrino che sta accompagnando alla morte la nostra economia e la nostra democrazia in favore di un sistema di potere disumano. Tra Letta, Rizzo e Marrocchesi Marzi non vedo differenza. Letta è il capobastone, ma sono parte del solito branco. Se fossero eletti alla Camera per Siena non cambierebbe niente, che ci sia l’uno o l’altro. Sarebbero ugualmente fedeli sacerdoti del dio vaccino. Sono tutti marionette nella mani di un potere che sta producendo morte ed infelicità. Se non facciamo niente per cambiare, arriveremo nel giro di pochi anni allo svuotamento totale della democrazia in favore di una dittatura sanitaria”
Realisticamente, qual è la percentuale di successo della sua candidatura?
“Nel 2020 alle regionali toscane, alla nostra prima comparsa sulle schede elettorali senesi, abbiamo preso quasi 800 voti. Il collegio XII delle suppletive è in parte diverso, manca la valdelsa e ci sono in più dei comuni aretini, ma ci aspettiamo in ogni caso una crescita significativa rispetto al 2020.
Se i senesi si chiudessero mezz’ora in silenzio in una stanza e portassero avanti un ragionamento logico, voterebbero in massa per me ed alla camere ci andrei io, a fare compagnia a politici come la Sara Cunial che adesso è l’unica a lottare senza se e senza ma per la libertà. Libertà vuol dire tornare a dare valore alla persone ed ai territori, all’economia locale. Siena ha persone di grande spessore culturale ed umano ed un territorio dalla grande tradizione. Invito i senesi ad abbandonare le vecchie abitudini ed a scegliere il nuovo, a votare con mente e cuore uniti. 3V è la risposta giusta. Non tradiremo le aspettative, anzi trasformeremo la politica in un’avventura di riscossa sociale emozionante”