Il segretario del Partito Comunista punta alla sfida con Letta "che rappresenta il sistema"
a cura di Augusto Mattioli
SIENA. Per conoscere meglio i candidati alle elezioni suppletive di ottobre il nostro quotidiano ha deciso di stilare un elenco di domande (uguali per tutti i candidati) ed inviarle agli interessati, chiedendo loro di rendere chiara la loro posizione. Oggi è il turno di Marco Rizzo del Partico Comunista.
Perché ha deciso di candidarsi alle suppletive?
Quando ho accettato la
In sintesi, qual è il suo programma elettorale e come pensa di svilupparlo?
Il nostro programma è incentrato nel ridare fiato e forza ai lavoratori licenziati dalle delocalizzazioni e a quelli discriminati dal Green Pass. Per la vera sovranità del popolo italiano, per il lavoro e la sanità pubblica.
Qual è la sua “ricetta” per il Monte dei Paschi?
Che la situazione di Mps sia sempre problematica e lo sia rimasta anche sotto la gestione pubblica (sempre targata Pd) lo certificano i numeri: il gruppo ha chiuso il 2020 con quasi 1,7 miliardi di rosso, seguiti dai 119 milioni di utile dei primi tre mesi del 2021. Sul fronte patrimoniale il
E per la infrastrutture?
Stesso discorso, serve un piano straordinario e nazionale di rilancio e manutenzione del territorio che impieghi almeno un milione di lavoratori. In questo paese ogni volta che piove abbondantemente ci sono l’orti e alluvioni. Anche Siena e il vicinato avrebbero la “loro parte”.
Quali sono i suoi punti di forza?
L’onestà, la competenza e la coerenza.
Quali sono le debolezze dei suoi avversari?
Letta è un ipocrita politico. Parla di GKN, di MPS, di geotermia, di Terme. Chi ha fatto leggi sulla delocalizzazione? Chi ha avuto sempre il comando delle vicende del Monte? Chi ha privatizzato di fatto le Terme della provincia regalandole ai privati e le Terme di Chianciano (ora pure al fallimento concordato), causando nella cittadina termale (la più importante d’Europa) un tracollo economico spaventoso con la perdita di circa 5.000 posti di lavoro, 400 strutture ricettive e di fatto un parco termale sui tre disponibili e la Geotermia in Amiata causando speculazione ed inquinamento delle falde acquifere, dell’aria e della terra e probabilmente tantissime morti di tumore? Sempre il PD, peraltro anche le forze del centro destra hanno fatto molta polemica ma si sono opposte ben poco., stando ben attente a non intaccare gli interessi dei privati e dunque a scapito degli interessi sociali
Realisticamente, qual è la percentuale di successo della sua candidatura?
Noi ci presentiamo alle elezioni politiche per spiegare il nostro progetto di mutamento del sistema. Sui numeri sono certo di vincere…(ride), peraltro se vince Letta, in Parlamento sosterrà Draghi, tanto quanto lo farà Marrocchesi Marzi candidato indipendente del centro destra.
Marco Rizzo, nato a Torino il 12 ottobre 1959, figlio di un operaio della FIAT, si dedica alla politica fin da giovane e si iscrive al PCI nel 1981. Fa parte dei circoli culturali marxisti che venivano definiti “filosovietici” da chi stava mutando genericamente l’anima di quel partito. In quel frangente entra in contatto con grandi dirigenti comunisti, intellettuali e partigiani come Arnaldo Bera, Aldo Bernardini, Armando Cossutta, Raffaele De Grada, Gianni Dolino, Ludovico Geymonat, Lucio Libertini, Sergio Ricaldone, Pino Sacchi, Alessandro Vaia, che segneranno la sua vita politica di militante e dirigente. Tra gli ideatori di Rifondazione Comunista, dopo lo scioglimento del PCI, arriva a ricoprire l’incarico di segretario di Torino e poi di Coordinatore Nazionale. Fondatore insieme a Cossutta e Diliberto del Partito dei Comunisti Italiani. Deputato Europeo e tre volte Deputato Nazionale. Infine fonda nel 2009 Comunisti Sinistra Popolare, che si trasforma in Partito Comunista col I Congresso del 2014, seguito poi dal II Congresso del 2017 e il III Congresso del 2020, in cui viene eletto è confermato Segretario Generale. Ha tre figli, laureato in scienze politiche, giornalista e amante della storia e del cinema.