SIENA. Un sistema efficace che ha reso autosufficiente la provincia di Siena nella gestione integrata dei rifiuti grazie a politiche pubbliche forti, all'impegno delle istituzioni e alle attività efficienti di Sienambiente, il soggetto unico gestore. E' questo il quadro che è emerso dall'iniziativa politica "Provincia di Siena: una terra all'avanguardia nella gestione dei rifiuti" che si è svolta ieri (12 agosto) alla Festa del Partito democratico di Siena. L'appuntamento è stato coordinato dal giornalista Massimo Sollazzini e presieduto da Marisa Perugini, dell'esecutivo provinciale del Pd, e ha visto la partecipazione di Marco Buzzichelli, amministratore delegato di Sienambiente; Daniele Fortini, presidente nazionale di Federambiente e Claudio Galletti, assessore provinciale all'ambiente. L'incontro ha registrato anche numerose
testimonianze sulle esperienze più innovative che riguardano il ciclo dei rifiuti in provincia di Siena.
"La provincia di Siena – ha affermato Claudio Galletti, assessore provinciale al'ambiente – non esporta nessun rifiuto fuori dal proprio territorio, grazie ad un sistema integrato di riduzione dei rifiuti, riciclaggio e smaltimento che permette il trattamento di oltre 70mila tonnellate, pari al 40 per cento di raccolta differenziata, che non va né in discarica né nel termovalorizzatore. Dopo la costituzione dell'Ato unico con Arezzo e Grosseto, adesso la sfida è quella di esportare il nostro modello nell
testimonianze sulle esperienze più innovative che riguardano il ciclo dei rifiuti in provincia di Siena.
"La provincia di Siena – ha affermato Claudio Galletti, assessore provinciale al'ambiente – non esporta nessun rifiuto fuori dal proprio territorio, grazie ad un sistema integrato di riduzione dei rifiuti, riciclaggio e smaltimento che permette il trattamento di oltre 70mila tonnellate, pari al 40 per cento di raccolta differenziata, che non va né in discarica né nel termovalorizzatore. Dopo la costituzione dell'Ato unico con Arezzo e Grosseto, adesso la sfida è quella di esportare il nostro modello nell