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SIENA. Una giornata di mobilitazione per dire no ai tagli del governo che stanno mettendo in ginocchio gli enti locali e le amministrazioni comunali. E’ quella organizzata dal Partito democratico per lunedì (17 maggio) che vedrà un presidio anche a Siena. A partire dalle ore 16 fino alle 17.30, infatti, i sindaci del Pd della provincia di Siena e i rappresentanti del Pd senese saranno in Piazza Salimbeni per protestare contro le politiche del Governo che sta strozzando tanti territori a danno dei cittadini. I sindaci democratici, inoltre, presenteranno al Prefetto un documento nel quale si chiede un allentamento del patto di stabilità e una decisa inversione di tendenza nei confronti degli enti locali.
“I comuni – afferma Alberto Taccioli, responsabile provinciale enti locali del Pd – sono l’asse portante del sistema istituzionale e rappresentano il punto più avanzato per contrastare la crisi economica, per modernizzare il sistema delle infrastrutture, per garantire la coesione sociale, per tutelare i diritti di cittadinanza. Con l’ultima Finanziaria, il Governo ha fatto carta straccia del pronunciamento pressoché unanime del Parlamento che un anno fa aveva votato un ordine del giorno proposto dal Pd per l’allentamento del patto di stabilità per i Comuni e ne ha confermato i vincoli, impedendo nuovamente alle autonomie locali di investire in opere pubbliche utili per lo sviluppo delle Comunità e fondamentali contro la crisi e per il sostegno al lavoro”.
“Contro i comuni – prosegue Taccioli – il Governo ha fatto anche di peggio. La Legge Finanziaria del 2010 non ha restituito quanto dovuto in seguito all’abolizione dell’ICI, ha tagliato ferocemente il fondo ordinario, ha bloccato ogni forma di autonomia impositiva, ha tagliato le risorse per la sicurezza, le risorse per la scuola dell’obbligo, per il fondo nazionale delle politiche sociali, per l’ambiente e stiamo ancora attendendo segnali per un serio e condiviso avvio del ‘federalismo fiscale’.
“I comuni – afferma Alberto Taccioli, responsabile provinciale enti locali del Pd – sono l’asse portante del sistema istituzionale e rappresentano il punto più avanzato per contrastare la crisi economica, per modernizzare il sistema delle infrastrutture, per garantire la coesione sociale, per tutelare i diritti di cittadinanza. Con l’ultima Finanziaria, il Governo ha fatto carta straccia del pronunciamento pressoché unanime del Parlamento che un anno fa aveva votato un ordine del giorno proposto dal Pd per l’allentamento del patto di stabilità per i Comuni e ne ha confermato i vincoli, impedendo nuovamente alle autonomie locali di investire in opere pubbliche utili per lo sviluppo delle Comunità e fondamentali contro la crisi e per il sostegno al lavoro”.
“Contro i comuni – prosegue Taccioli – il Governo ha fatto anche di peggio. La Legge Finanziaria del 2010 non ha restituito quanto dovuto in seguito all’abolizione dell’ICI, ha tagliato ferocemente il fondo ordinario, ha bloccato ogni forma di autonomia impositiva, ha tagliato le risorse per la sicurezza, le risorse per la scuola dell’obbligo, per il fondo nazionale delle politiche sociali, per l’ambiente e stiamo ancora attendendo segnali per un serio e condiviso avvio del ‘federalismo fiscale’.