Erogazioni praticamente azzerate, discesa sotto il 33,5%
SIENA. La Deputazione Generale della Fondazione Monte dei Paschi ha approvato – su proposta della Deputazione Amministratrice – il Documento di programmazione 2013. Accanto alla discesa nell’azionariato di Banca Mps, la notizia principale è che anche per quest’anno si prevede un “ulteriore forte contenimento dell’attività erogativa”. Ma le possibilità sono molto vicine all’azzeramento.
”Gli obiettivi prioritari di riduzione (fino all’azzeramento) dell’indebitamento nonché di garantire la sopravvivenza della Fondazione e il suo equilibrio economico e finanziario – si legge – danno facolta’ alla Deputazione Amministratrice di decidere, in presenza di situazioni di mercato favorevoli ovvero di tensioni di liquidità future, cessioni di ulteriori pacchetti della partecipazione in BMps, con relativa discesa della quota al di sotto della soglia del 33,5% del capitale sociale”. L’elemento chiave che può ancora cnferire sostenibilità e stabilità dell’attività della Fondazione è l’attivazione, nel medio-lungo periodo, di un percorso graduale di diversificazione del proprio portafoglio che dovrà inevitabilmente essere sviluppato sia per diluire i rischi in più settori, che per reperire altre fonti di redditivita. Tutto ciò implica che, come previsto nei documenti d’indirizzo dei principali enti nominanti, il concetto d’indipendenza strategica della Banca Mps sarà sviluppato e interpretato in maniera dinamica per consentire alla Fondazione di mantenere, anche di fronte ad una diluizione importante della propria quota partecipativa, il legame tra la Conferitaria e il territorio senese e toscano, valutando anche, ove possibile, eventuali modifiche statutarie della Conferitaria”. La Fondazione, continuera’ ”a svolgere il proprio ruolo di azionista istituzionale di riferimento in modo discreto, ma fermo, affinche’ tutti gli obiettivi indicati nel Piano Industriale siano puntualmente raggiunti”.
Per quanto riguarda le erogazioni, ”In virtù del contesto economico e dello scenario patrimoniale – si legge nel documento -, è necessario che lo stato di eccezionalita’ – proclamato per il 2011 dalla Deputazione Generale nell’adunanza del 23 maggio 2011 e successivamente prorogato anche per il 2012 – venga esteso anche all’esercizio 2013 con un ulteriore forte contenimento dell’attività erogativa”. Esaminando i vincoli contrattuali esistenti e le analisi di liquidità in prospettiva, risulta che “l’importo massimo disponibile nel 2013 per nuove assegnazioni per l’attività istituzionale non potrà superare i 5 milioni di euro. Tale ammontare rappresenta un limite massimo indicativo che sarà rivisto e modificato qualora il contesto di riferimento e le attuali condizioni dell’Ente dovessero mutare, e qualora l’equilibrio di tesoreria lo consentira”’. Non si esclude la possibilità di azzerare completamente le nuove assegnazioni per l’esercizio 2013”.
La Fondazione conferma la ”pari dignità dei progetti propri e dei progetti di terzi”, sottolinea però che ma precisa che la necessità di assicurare la continuità aziendale ad alcune società/enti strumentali/finanziati dalla Fondazione fino all’auspicato raggiungimento del loro equilibrio finanziario, ovvero un’eventuale ‘liquidazione controllatà, impone, per l’anno 2013, di iniziare dal finanziamento dei progetti propri, senza per questo tralasciare i progetti di terzi. In tal senso saranno privilegiati quei progetti ritenuti strategici che non risultano in grado, nel breve termine, di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario accedendo a fonti di sostentamento alternative rispetto alle risorse dell’Ente”.
”Le partecipazioni in Sansedoni Siena SpA e Casalboccone Roma SpA dovranno essere oggetto di un attento monitoraggio per valutare l’opportunità di una loro diversa valorizzazione al servizio delle esigenze della Fondazione Mps, anche al fine della riduzione del debito già definito come obiettivo prioritario”.
”Gli obiettivi prioritari di riduzione (fino all’azzeramento) dell’indebitamento nonché di garantire la sopravvivenza della Fondazione e il suo equilibrio economico e finanziario – si legge – danno facolta’ alla Deputazione Amministratrice di decidere, in presenza di situazioni di mercato favorevoli ovvero di tensioni di liquidità future, cessioni di ulteriori pacchetti della partecipazione in BMps, con relativa discesa della quota al di sotto della soglia del 33,5% del capitale sociale”. L’elemento chiave che può ancora cnferire sostenibilità e stabilità dell’attività della Fondazione è l’attivazione, nel medio-lungo periodo, di un percorso graduale di diversificazione del proprio portafoglio che dovrà inevitabilmente essere sviluppato sia per diluire i rischi in più settori, che per reperire altre fonti di redditivita. Tutto ciò implica che, come previsto nei documenti d’indirizzo dei principali enti nominanti, il concetto d’indipendenza strategica della Banca Mps sarà sviluppato e interpretato in maniera dinamica per consentire alla Fondazione di mantenere, anche di fronte ad una diluizione importante della propria quota partecipativa, il legame tra la Conferitaria e il territorio senese e toscano, valutando anche, ove possibile, eventuali modifiche statutarie della Conferitaria”. La Fondazione, continuera’ ”a svolgere il proprio ruolo di azionista istituzionale di riferimento in modo discreto, ma fermo, affinche’ tutti gli obiettivi indicati nel Piano Industriale siano puntualmente raggiunti”.
Per quanto riguarda le erogazioni, ”In virtù del contesto economico e dello scenario patrimoniale – si legge nel documento -, è necessario che lo stato di eccezionalita’ – proclamato per il 2011 dalla Deputazione Generale nell’adunanza del 23 maggio 2011 e successivamente prorogato anche per il 2012 – venga esteso anche all’esercizio 2013 con un ulteriore forte contenimento dell’attività erogativa”. Esaminando i vincoli contrattuali esistenti e le analisi di liquidità in prospettiva, risulta che “l’importo massimo disponibile nel 2013 per nuove assegnazioni per l’attività istituzionale non potrà superare i 5 milioni di euro. Tale ammontare rappresenta un limite massimo indicativo che sarà rivisto e modificato qualora il contesto di riferimento e le attuali condizioni dell’Ente dovessero mutare, e qualora l’equilibrio di tesoreria lo consentira”’. Non si esclude la possibilità di azzerare completamente le nuove assegnazioni per l’esercizio 2013”.
La Fondazione conferma la ”pari dignità dei progetti propri e dei progetti di terzi”, sottolinea però che ma precisa che la necessità di assicurare la continuità aziendale ad alcune società/enti strumentali/finanziati dalla Fondazione fino all’auspicato raggiungimento del loro equilibrio finanziario, ovvero un’eventuale ‘liquidazione controllatà, impone, per l’anno 2013, di iniziare dal finanziamento dei progetti propri, senza per questo tralasciare i progetti di terzi. In tal senso saranno privilegiati quei progetti ritenuti strategici che non risultano in grado, nel breve termine, di raggiungere l’equilibrio economico-finanziario accedendo a fonti di sostentamento alternative rispetto alle risorse dell’Ente”.
”Le partecipazioni in Sansedoni Siena SpA e Casalboccone Roma SpA dovranno essere oggetto di un attento monitoraggio per valutare l’opportunità di una loro diversa valorizzazione al servizio delle esigenze della Fondazione Mps, anche al fine della riduzione del debito già definito come obiettivo prioritario”.