Dimensione Autonoma Studentesca denuncia l'attacco al diritto allo studio

SIENA. Il ministro Profumo è l’attuale esecutore dell’ormai decennale attacco al diritto allo studio. Il progetto di questo signore è quello di asservire completamente l’istruzione pubblica agli interessi del capitale, usando come spada di Damocle la crisi economica. Gli ultimi provvedimenti del Governo Monti, infatti, parlano chiaro: la spending review, il decreto ministeriale 68/2012 e la cosiddetta riforma Profumo inaspriscono la selezione di classe attraverso:
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nuovi tagli ai finanziamenti pubblici ed alle borse di studio per i meno abbienti;
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l’aumento indiscriminato delle rette universitarie (dal 25% al 100%);
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l’aumento della tassa regionale per il diritto allo studio (140 euro annui in tutti gli atenei italiani).
È evidente che tali provvedimenti sono in diretta continuità con le politiche dei governi precedenti, sia di centro-destra che di centro-sinistra, e puntano alla creazione di un sistema formativa bipartito:
da un lato istituti di eccellenza per pochi privilegiati e dall’altro il sistematico smantellamento dei servizi sociali e dei diritti per chi non ha i mezzi economici per pagarsi gli studi.
Parallelamente il governo persegue la completa aziendalizzazione di scuole ed università. Si tratta cioè di consentire alle aziende private di determinare la forma ed i contenuti della ricerca e della didattica, dequalificando la cultura e piegandola alle proprie esigenze di profitto, per garantirsi la riproduzione di forza lavoro precaria e dequalificata. Gli studenti dunque, in quanto futuri lavoratori, rappresentano niente più che capitale umano, pronto per essere sfruttato.
Questa ristrutturazione autoritaria e classista di scuola ed università si nutre soprattutto di un offensiva ideologica basata sui falsi valori di “merito e produttività” con cui Profumo, in prima persona, tenta di legittimare la riproduzione delle disuguaglianze sociali. Ma noi non cadiamo in questa trappola, anzi ribadiamo che questa logica del merito altro non è che la logica del più forte, in una società segnata da profonde differenze di classe tra pochi ricchi e sempre più numerosi poveri, precari e disoccupati.
Siamo quindi consapevoli che la politica di Profumo sull’istruzione è tutt’uno con l’austerità che il Governo Monti utilizza per scaricare sulle classi popolari e su tutti i lavoratori i costi della crisi del capitalismo. Socializzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti è la regola d’oro, in questi casi, per far ripartire la “crescita”, cioè l’accumulazione di capitale. L’ideologia del merito è quindi funzionale a neutralizzare le lotte degli studenti, distinguendoli tra produttivi e parassiti; proprio come la falsa divisione tra garantiti e precari serve a stroncare l’organizzazione unitaria dei lavoratori contro la riforma del mercato del lavoro e l’attacco all’articolo 18.
Per questi motivi ieri, 16 ottobre, il DAS_Dimensione Autonoma Studentesca ha ritenuto necessario contestare Profumo, accanto agli studenti medi ed universitari fiorentini, anche in prospettiva della costruzione di una più ampia opposizione sociale verso le politiche di gestione della crisi del Governo Monti e dell’Unione Europea.
Abbiamo l’occasione di muoverci verso la realizzazione di un percorso di mobilitazione che guardi anche al contesto europeo, dove ogni giorno scendono in piazza milioni di persone unite contro i sacrifici imposti.
DAS_Dimensione Autonoma Studentesca