L'esponente nazionale del partito parla durante un incontro alla Festa Democratica
SIENA. Domande, interventi idee e proposte per cercare di comprendere il presente e il futuro della politica nel nostro Paese. E’ stato un dibattito vivace quello che ieri (9 agosto), ha visto protagonista Rosy Bindi alla Festa del Partito democratico senese, in corso presso la Fortezza medicea. Valeria Agnelli, della segreteria del Pd senese; Mario Ronchi, presidente del consiglio comunale di Siena e Valeria Donato, dei Giovani democratici senesi, insieme alle domande dei tanti cittadini presenti hanno animato la discussione e stimolato le riflessioni della deputata del Pd.
Il presente: dal congresso una seria riflessione sul Pd e dell’Italia “Il Pd – ha detto Bindi – sta accompagnando con grande responsabilità questa fase difficile per il nostro Paese. Una fase inedita, che non ci piace, e che ci vede al governo con il centrodestra. Noi, però, dobbiamo sostenere questo esecutivo perché i problemi dell’Italia sono tanti e vanno risolti. D’altro canto se siamo arrivati a questa situazione è anche per nostra responsabilità e un altro compito del presente è quello di capire gli errori che abbiamo fatto, attraverso un’autocritica vera per migliorare in futuro. Il congresso dovrà avere anche questo compito: discutere serenamente, ma anche molto seriamente sul presente del Partito democratico e dell’Italia”.
Il futuro: serve un partito che faccia tornare la politica al centro della vita democratica “Il futuro – ha aggiunto Bindi – lo si costruirà con fatica, perché dobbiamo essere consapevoli che questa crisi non lascerà le cose come prima e noi dovremo ‘ripensarci’, ‘‘ristrutturare’ la nostra esistenza. Proprio per questo però, serve un partito che faccia tornare la politica al centro della vita democratica, un partito capace di guidare i processi economici e non di subirli. Dovremo porre al centro i valori fondamentali che sono quelli dell’istruzione del lavoro, della salute, della famiglie, dell’impresa, dettando quelle regole giuste che servono anche a superare la grande anomalia di questa fase che è quella che ha visto il processo di ‘finanziarizzazione’ dell’economia che ha impoverito l’economia reale, creando disuguaglianze e umiliando il lavoro. Noi dobbiamo costruire un nuovo equilibrio e questo lo può fare solo un partito di centrosinistra, che conosce gli errori fatti dalla destra in questi anni non solo in Italia, ma nel mondo”
Torniamo a riunirsi per capire i problemi e risolverli insieme “Il Partito democratico – ha continuato Bindi – può colmare il distacco che si è creato tra i cittadini e la politica tornando ad essere un luogo di partecipazione. Noi dobbiamo essere quella realtà nella quale le persone si incontrano, discutono con metodo democratico, elaborano soluzioni, selezionano e formano la classe dirigente e fanno politica solo ed esclusivamente con l’obiettivo di fare il bene del nostro Paese, di dare le risposte che ci servono. Risposte che non dobbiamo aspettare che arrivino dai dibattiti televisivi, ma che dobbiamo costruire tutti insieme, tornando a riunirsi per capire i problemi e per risolverli”.