Dopo proclami di unità tra le varie anime del PD, ciò che risulta evidente è la profonda spaccatura tra le posizioni interne, tanto che, invece di interrogarsi sulle vere cause di questo “terremoto”, si attribuiscono colpe all’esterno che, francamente, sono poco credibili" affermano Lorenzo Izzo e Roberto Caroti, a nome del Coordinamento Comunale del Pdl di Montepulciano.
"L’unica certezza è data dal fatto che coloro, come Andrea Rossi, che si presentano come “la novità” e che hanno ferocemente criticato l’operato del sindaco uscente, si dimenticano, o fanno finta di dimenticarsi, di aver fatto parte integrante della giunta guidata da quella persona di cui ora criticano l’operato. Dove erano questi signori quando venivano deliberate all’unanimità (quindi anche con il loro voto favorevole) quelle decisioni che oggi criticano? Andrea Rossi è in realtà, solo il “finto nuovo che avanza” perchè, nonostante la giovane età ha la stessa anzianità politica di Massimo Della Giovampaola, è cresciuto nelle sezioni di partito e rappresenta la politica come mestiere e non come servizio".
"Non possiamo, poi, dimenticare che Rossi è stato sostenuto da esponenti ex margherita, ex ds, vendoliani e anche da ambienti vicini al mondo del sindacato. Si tratta di alleanze singolari, di sicuro non fondate su convergenze valoriali e programmatiche. Secondo noi il problema non sono soltanto le persone, bensì le idee, le proposte e la stessa filosofia della politica; ciò che ci preoccupa è che, malgrado “siano cambiati i suonatori”, la musica sarà la stessa. Crediamo – concludono Lorenzo Izzo e Roberto Caroti – che a Montepulciano sia necessario un reale cambiamento, per affrancare il comune da un sistema di potere autoreferenziale e realizzare una reale alternanza di governo. Stiamo lavorando per una lista del Popolo della Libertà, per dimostrare che è possibile una buona politica, che non sia invadente sulla società civile, ma più produttiva e meno costosa".