SIENA. “Impegnare le erogazioni della Fondazione Mps in progetti selezionati e virtuosi, capaci d’innescare processi di sviluppo, generare e mettere in sinergia altre risorse”. E’ questo il messaggio lanciato dai democratici senesi nel corso della direzione provinciale del Partito democratico che si è tenuta nei giorni scorsi e che si è aperta con la relazione del responsabile all’economia, Marco Macchietti. Il documento è stato poi votato all’unanimità da tutta la direzione provinciale del Pd. “È necessaria – dicono i democratici – una riflessione sulla futura gestione degli utili, perché la crisi, obbliga tutti a ridefinire priorità, strategie, campi e settori d’intervento. Gli scenari non sono facilmente prevedibili quanto a lunghezza ed intensità nella sua ricaduta sul territorio”.
Il mandato della Fondazione Mps 2009 – 2014.
“Le istituzioni locali – si legge nel documento – dovranno fornire alla Fondazione alcune linee di intervento, proponendo aree e campi d’iniziativa a partire dalle infrastrutture indispensabili a questa provincia: dall’adduzione da Montedoglio e l’anello senese per quanto concerne l’acqua alle linee Siena Empoli e Siena – Chiusi per quello che attiene al trasporto su ferro. Risultano centrali poi i temi legati alla realizzazione degli impianti sportivi per la città e una partecipazione diretta a un progetto di rilancio per Chianciano Terme”.
“L’impegno strategico della Fondazione – ribadisce il Pd – dovrà essere rivolto a portare sul territorio un contributo diretto da parte di tutti i soggetti partecipati, rendendoli protagonisti dello sviluppo in campo infrastrutturale; dei servizi a rete, dei progetti sui beni architettonici e culturali, della qualificazione delle attività agroalimentari. Un impegno fondamentale dovrà riguardare interventi nel settore delle utilieties e delle risorse energetiche. Nel settore nascente delle nanotecnologie l’auspicio è quello di rafforzare la sinergia con la Fondazione TLS e con Siena Biotech, al fine di ottimizzare le risorse impiegate e la loro ricaduta sull’economia. Per quanto concerne i progetti propri è auspicabile uno sviluppo, in sintonia con la programmazione territoriale, e un’attenta analisi sul ciclo di vita di quelli in essere, prevedendo un graduale disimpegno della Fondazione una volta superata la fase di start-up”
“In futuro – affermano i democratici – la Fondazione dovrà concentrare i suoi sforzi su tutte quelle iniziative capaci di produrre sviluppo economico e sociale duraturo. Crediamo infatti che, accanto al ruolo di sostegno a processi e progetti di sviluppo, la Fondazioni debba giocare una funzione importante nella definizione di un nuovo modello di welfare basato su quattro concetti: inclusione, partecipazione, innovazione e mobilità sociale. Noi crediamo che il welfare possa davvero essere motore di sviluppo e di mobilità sociale, elementi fondamentali per la crescita della nostra comunità”.
Il mandato della Fondazione Mps 2009 – 2014.
“Le istituzioni locali – si legge nel documento – dovranno fornire alla Fondazione alcune linee di intervento, proponendo aree e campi d’iniziativa a partire dalle infrastrutture indispensabili a questa provincia: dall’adduzione da Montedoglio e l’anello senese per quanto concerne l’acqua alle linee Siena Empoli e Siena – Chiusi per quello che attiene al trasporto su ferro. Risultano centrali poi i temi legati alla realizzazione degli impianti sportivi per la città e una partecipazione diretta a un progetto di rilancio per Chianciano Terme”.
“L’impegno strategico della Fondazione – ribadisce il Pd – dovrà essere rivolto a portare sul territorio un contributo diretto da parte di tutti i soggetti partecipati, rendendoli protagonisti dello sviluppo in campo infrastrutturale; dei servizi a rete, dei progetti sui beni architettonici e culturali, della qualificazione delle attività agroalimentari. Un impegno fondamentale dovrà riguardare interventi nel settore delle utilieties e delle risorse energetiche. Nel settore nascente delle nanotecnologie l’auspicio è quello di rafforzare la sinergia con la Fondazione TLS e con Siena Biotech, al fine di ottimizzare le risorse impiegate e la loro ricaduta sull’economia. Per quanto concerne i progetti propri è auspicabile uno sviluppo, in sintonia con la programmazione territoriale, e un’attenta analisi sul ciclo di vita di quelli in essere, prevedendo un graduale disimpegno della Fondazione una volta superata la fase di start-up”
“In futuro – affermano i democratici – la Fondazione dovrà concentrare i suoi sforzi su tutte quelle iniziative capaci di produrre sviluppo economico e sociale duraturo. Crediamo infatti che, accanto al ruolo di sostegno a processi e progetti di sviluppo, la Fondazioni debba giocare una funzione importante nella definizione di un nuovo modello di welfare basato su quattro concetti: inclusione, partecipazione, innovazione e mobilità sociale. Noi crediamo che il welfare possa davvero essere motore di sviluppo e di mobilità sociale, elementi fondamentali per la crescita della nostra comunità”.
Più rigore e selettività nella distribuzione delle risorse. “La qualità progettuale messa in campo da soggetti terzi – afferma il Pd – seppur non essendo nella diretta disponibilità della Fondazione, può essere da questa fortemente influenzata attraverso l’adozione di criteri di valutazione maggiormente selettivi. Così come è indispensabile che il rigore sulle erogazioni assegnate premi la capacità e la rapidità di spesa. In questo senso serve anche un’assunzione di responsabilità da parte dei beneficiari delle risorse della Fondazione che immobilizzano le erogazioni senza farle fruttare”.
“La sfida per il futuro – si legge nel documento – sarà quella di rendere la Provincia di Siena un territorio aperto, attrattivo, non chiuso in se stesso, ma desideroso di nuovo sviluppo attraverso i contatti e gli scambi con l’esterno. Abbiamo le energie, i mezzi e le intelligenze per farlo. Abbiamo anche una Fondazione che, come ha fatto, fino ad oggi, potrà aiutarci a realizzare una nuova stagione di crescita e sviluppo per il nostro territorio, sostenendo progetti realmente strategici e di lungo periodo”.
“La sfida per il futuro – si legge nel documento – sarà quella di rendere la Provincia di Siena un territorio aperto, attrattivo, non chiuso in se stesso, ma desideroso di nuovo sviluppo attraverso i contatti e gli scambi con l’esterno. Abbiamo le energie, i mezzi e le intelligenze per farlo. Abbiamo anche una Fondazione che, come ha fatto, fino ad oggi, potrà aiutarci a realizzare una nuova stagione di crescita e sviluppo per il nostro territorio, sostenendo progetti realmente strategici e di lungo periodo”.