L'appuntamento regionale è in programma il 25 e 26 maggio
“Il contributo del Pd senese alla conferenza programmatica regionale – commenta Luigi Dallai, responsabile del percorso di lavoro della conferenza programmatica – risiede innanzitutto nelle riflessioni che il partito, a tutti i livelli, ha deciso di svolgere sul modello politico, sociale ed economico che ha caratterizzato il nostro territorio. La Toscana è una delle regioni che, in passato, meglio ha interpretato la necessità di delegare funzioni amministrative alle istituzioni presenti sul territorio. Anche in presenza di un diffuso sentimento antipolitico è utile riflettere sui motivi per cui gli abitanti del nostro territorio si sentono tuttora accomunati da radici politiche e da un modo di vivere la politica come strumento utile per affrontare i problemi collettivi. Se guardiamo con attenzione gli aspetti connessi allo sviluppo delle politiche del territorio, possiamo notare che, malgrado oggettivi limiti burocratici, il ruolo delle amministrazioni locali e il coordinamento a livello provinciale hanno creato una rete istituzionale utile allo sviluppo del nostro territorio e al raggiungimento di elevati standard di vivibilità”.
“Molte delle conquiste economiche e sociali della provincia di Siena – continua Dallai – sono state messe in discussione dai cambiamenti economici degli ultimi anni. Il tessuto economico e il sistema produttivo locale sono posti di fronte a sfide che richiedono una riflessione sulle modalità con le quali un territorio, nel suo insieme, può affrontare un mondo profondamente mutato in un intervallo di tempo molto ristretto. La politica sembra spesso inerme di fronte a scenari dominati dall’economia e dalla finanza, ma è di per sé l’unica garanzia affinché i cittadini possano esprimere le proprie posizioni e vedere rappresentati i propri diritti”.
“La macchina amministrativa del Paese – aggiunge Dallai – mostra sempre più la necessità di riforme, ma è doveroso ricordare che le riforme si fanno con il consenso delle persone, dunque cambiando lo stato delle cose. Questo significa tagliare sprechi e inefficienze per creare nuove opportunità. Per fare questo dobbiamo probabilmente porci delle domande, prima ancora di cercare delle soluzioni tampone. E le domande riguardano in primo luogo le modalità attraverso cui i cittadini possono esprimere le proprie esigenze rispetto alla richiesta di servizi essenziali, come approvvigionamento di acqua e di energia, e infrastrutture, ma anche rispetto alle decisioni da prendere per il futuro, dalle politiche del territorio all’economia, dall’istruzione al lavoro. Riflessioni che sono alla base dell’azione politica del Partito democratico e che sono in corso di elaborazione anche da parte delle singole Unioni comunali nell’intero territorio provinciale, che promuoveranno incontri nei circoli per tutto il mese che precede la conferenza programmatica provinciale”.