Redatto un documento approvato all'unanimità dall'Unione comunale
SIENA. La provincia di Siena attraversa una crisi economica e sociale difficilissima: alcuni dei suoi elementi di forza sono usciti fortemente ridimensionati dai cambiamenti degli ultimi anni. Il territorio deve avere la capacità e la forza di darsi degli obiettivi strategici, anche acquisendo capacità di dialogo e interazione con gli altri territori, non solo toscani.
La percezione di una crescente disomogeneità nell’azione, nell’utilizzo di strumenti comuni, negli obiettivi da perseguire
da parte dei vari attori istituzionali, sociali ed economici rischia di diventare un problema significativo per l’intero territorio senese. A questo si aggiunge la riforma dell’ente Provincia, declassato non solo nella sua capacità rappresentativa, ora di secondo grado in quanto emanazione dei Comuni, ma soprattutto mortificato nella sua capacità finanziaria e nell’incertezza del riparto delle sue originarie competenze con le regioni.
Ecco il senso di questa Direzione della nostra Unione Comunale cittadina oggi, con la presenza del nostro presidente
della Provincia, Fabrizio Nepi, cui rinnoviamo la nostra fiducia e cui rappresentiamo ufficialmente il sostegno e il
riferimento da parte del Partito del Capoluogo. Come allo stesso modo siamo vicino a tutti i dipendenti della Provincia,
che in questo delicato passaggio soffrono l’incertezza di una riforma ancora poco chiara ma per la quale il loro impegno
è decisivo, insieme a quello delle parti sociali.
Per questa nostra Terra di Siena, l’istituzione provincia ha rappresentato per decenni non solo un importante momento
di governo e di elaborazione delle politiche economiche e sociali ma anche uno dei principali elementi di coesione
sociale e culturale di questo territorio. E’ l’identità della provincia senese che non deve venire meno in questa fase
storica: per questo è importante che la nuova istituzione provinciale possa contare sul contributo di tutti, in particolare
della nostra Città. Siena deve svolgere al meglio il suo compito di capoluogo, senza supremazia e con la
consapevolezza che il ruolo economico, sociale e culturale di questa nostra terra si può esercitare al meglio solo in un
rinnovato rapporto tra la Città e il territorio provinciale.
In questo quadro l’Unione Comunale del PD di Siena intende riaffermare il valore della centralità dei comuni senesi e
l’esigenza di aprire una nuova stagione di coordinamento, all’altezza dei tempi e dei bisogni dei cittadini e di vera
efficacia, per sostenere la riforma in corso delle aree amministrative (Unioni dei Comuni) e socio sanitarie, dove anche la città Capoluogo intende continuare a fare attivamente la propria parte, anche per dare sostanza e voce unica alla nostra provincia nel confronto di area vasta con Arezzo e Grosseto e nelle relazioni con la Regione e lo Stato.
Si ritiene inoltre che i tagli prospettati per il nuovo ente provincia necessitino di una responsabile revisione delle priorità.
Tradotto in alcuni numeri, infatti, la riforma Delrio conferma alle province, in sintesi: la messa in sicurezza di oltre 5.100 scuole superiori italiane, in cui far studiare 2,5 milioni di ragazzi secondo una programmazione armonica; la gestione di 130 mila chilometri di rete viaria nazionale, di cui 38 mila di strade montane; oltre alla tutela dell’ambiente e agli interventi contro il dissesto idrogeologico e a favore delle Pari Opportunità.
Si reputa inoltre opportuno che siano precisati i confini anche di politiche altrettanto importanti quali il lavoro, la
formazione, il turismo, l’agricoltura, politiche essenziali per garantire e magari incrementare la qualità totale, la capacità competitiva ed attrattiva del nostro territorio.
E comunque, al di là di una revisione delle competenze, si deve però essere consapevoli, come anche ci richiama il
nostro Presidente della Provincia, che con i tagli prospettati dalla programmazione statale per il bilancio di previsione
2015 c’è il concreto rischio del dissesto per moltissime province, fra le quali anche quella di Siena.
Quindi, si tratta, in sostanza, di un mandato quasi impossibile, quello delle nuove Province, per la quali è scaduto il
tempo di una riforma a metà: o ci si crede o è meglio cancellarle. Ogni riforma, regionale o nazionale, che riguardi
l’assetto degli enti locali deve infatti sempre preoccuparsi di garantire la qualità totale dei servizi ai cittadini: e questa
delle Province non lo potrà fare. E visto che anche nella nostra Toscana ci si avvicina alle elezioni, sarà compito del
nostro partito confrontarsi sui programmi circa la posizione della Regione sul riparto delle deleghe con l’ente Provincia e sull’impiego dei dipendenti provinciali.
Noi rimaniamo convinti che solo riaffermando modernamente il valore politico e amministrativo del coordinamento
nell’ambito provinciale potremo produrre un progetto in grado di garantire nuovo progresso ai nostri territori. E questo sarà il nostro preciso impegno come PD cittadino.
Unione Comunale PD Siena