di Matteo Giambi Bonacci
CHIANCIANO TERME. La notizia della scesa in campo dell'ex Ministro del primo Governo Berlusconi, Antonio Guidi, come candidato a sindaco di Chianciano a capo di una lista del Pdl e degli alleati pare abbia fatto drizzare le antenne al Pd chiancianese che ha capito di poter perdere la guida della cittadina dopo aver fatto un veloce sondaggio tra i propri dirigenti.
Soprattutto alla luce del candidato indicato dal Pd, la veneta Gabriella Ferranti giudicata da molti pidiini troppo "debole" rispetto all'ex ministro per la Famiglia, tra l'altro dai trascorsi sindacali e socialisti. Di qui starebbe serpeggiando l'orientamento di far ritirare la Ferranti dalla corsa a sindaco, magari con la scusa di suoi problemi personali (per non farle fare una brutta figura), e sostituirla con un candidato capace di attirare anche il voto di elettori della sinistra radicale come quelli di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani.
Il nome che e' circolato in alcuni ambienti del Pd di Chianciano e' stato quello di Sergio Giani che non e' solo il direttore generale della Bcc della cittadina ma anche un esponente del partito dei verdi molto quotato.
A Giani non dispiacerebbe mettersi in corsa come candidato a sindaco a capo di una lista di centro sinistra allargata a Rifondazione e ai Comunisti Italiani. Darebbe nuovo smalto ai verdi in declino dopo la decisione dell'attuale sindaco Guido Bombagli, anche lui verde, di non ripresentarsi dopo un solo mandato perche' non appoggiato dal Pd. Ma una candidatura di Sergio Giani, secondo altri ambienti del Pd chiancianese, avrebbe pero' un rovescio della medaglia da valutare attentamente perche' una alleanza allargata alla cosiddetta sinistra radicale non piacerebbe non solo ad alcuni ex diessini ma soprattutto a larghi strati della ex margherita che ha gia' perso un "pezzo" con la fuoriuscita del gruppo cattolico di D'Amico.
Insomma un dilemma: intanto alcuni esponenti del Pd stanno valutando la possibilita' di stringere un patto con l'ex esponente di Forza Italia Augusto Rossi pronto a fare una lista civica e che potrebbe portare qualche voto "utile" a contrastare il Pdl.