Presentato un esposto in Prefettura
SIENA. Un esposto depositato alla Prefettura di Siena per richiedere che siano rispettate tutte le norme in materia di propaganda elettorale, dopo le violazioni messe in atto dai candidati a sindaco Nannini e Corradi. E’ quello presentato dall’Unione comunale di Siena del Partito democratico per denunciare le affissioni illegali di manifesti negli spazi che spettavano ad altre forze politiche, ma soprattutto fuori dagli spazi elettorali, deturpando molti muri della città. Manifesti attaccati senza alcun rispetto del decoro urbano si trovano in piazza Gramsci, nei piloni del ponte della tangenziale in prossimità degli svincoli di Cerchiaia, negli spazi adibiti pubblicità commerciale dell’Euronics, lungo strada Massetana. Un metodo di campagna elettorale “selvaggio” che, oltre a deturpare la città, causa un danno economico al Comune, che dovrà pagare per le spese di defissione, e introduce a Siena un metodo da “far west” nella campagna elettorale che mai si era registrato nella nostra realtà.
“Da alcuni giorni – afferma Giulio Carli responsabile organizzazione del Pd di Siena – e precisamente da venerdì 22 aprile gli spazi elettorali per la propaganda indiretta assegnati al Partito democratico sono stati sistematicamente coperti e quindi oscurati con la propaganda elettorale del Candidato a Sindaco Nannini. In particolare la propaganda della lista Pd in due dei sei spazi, il numero 2 e il numero 13, a noi assegnati in ciascun tabellone elettorale della indiretta, nella notte fra il 22 e il 23 aprile e in quella successiva, sono stati coperti con la propaganda del candidato del centrodestra. Riteniamo che tale fenomeno sia generalizzato in tutto il comune, ma in particolare è stato da noi evidenziato negli spazi di Via Pescaia, Costalpino, La Lizza, Via S.E. Piccolomini ed altri ancora”.
“Si segnala inoltre – continuano Carli – che ormai da giorni sosta in città una cosiddetta “vela” riportante la propaganda elettorale a sostegno del candidato Sindaco Corradi. Si evidenzia in questo caso che si tratta di propaganda fissa visto che il mezzo che la trasporta viene sistematicamente lasciato in sosta, per lunghi periodi, lungo le strade della città e quindi fuori dagli spazi assegnati, in palese violazione della normativa in materia. Riteniamo tale comportamento gravemente scorretto e lesivo nei nostri confronti”.
“Quanto denunciamo – afferma Alessandro Mugnaioli – è grave prima di tutto in quanto violazione di legge, in secondo luogo e soprattutto perché mostra su quali basi e su quali legami Nannini intende costruire il rapporto con la città. Un rapporto utilitaristico e di interesse personale piuttosto che generale. A questo punto non riusciamo più a capire a quale Siena Nannini dichiari il suo amore, se a quella che si è risvegliata tappezzata illegalmente dai suoi manifesti, o alla città che si merita rispetto e decoro, prima di tutto da chi pretende di essere all’altezza di governarla”.
“I cittadini senesi – prosegue Mugnaioli – si sono sempre distinti per l’alto senso civico e per la grande attenzione al decoro urbano. Nel nostro programma abbiamo evidenziato che anche in futuro il Comune di Siena continuerà a lavorare per tenere insieme intervento sociale e controllo delle violazioni alle leggi e alle norme che regolano la vita cittadina. Siamo convinti, infatti, che il tema della vivibilità sia fortemente connesso con la riscoperta e la promozione del senso di comunità e del senso civico, fattori che favoriscono il tradizionale ed efficace strumento del controllo sociale, già molto diffuso a Siena. Il senso civico è un patrimonio prezioso che va tutelato e coltivato, soprattutto in un periodo così delicato e importante come quello della campagna elettorale. Nessuno può pensare di essere al di sopra di questa responsabilità, tanto meno chi si presenta a guidare la città. Nessuno, poi, può sentirsi in diritto di portare a Siena brutte abitudini, tipiche delle grandi città, che attraverso il fenomeno dell’ ‘attacchinaggio’ e della affissioni selvagge, denotano, da un lato, l’imbarbarimento del confronto politico e dall’altro che Nannini pur di vincere, calpesta le buone pratiche che, fino ad oggi, a Siena, erano state mantenute anche nel corso delle campagne elettorali”.