SIENA. “La crisi c’è. E il governo?”. E’ questo lo slogan scelto dal Partito democratico per la mobilitazione nazionale contro la crisi in programma sabato (14 febbraio), domenica (15 febbraio) e lunedì (16 febbraio).
In Provincia di Siena saranno oltre trenta le iniziative, che vedranno la mobilitazione di centinaia di volontari attraverso volantinaggi, incontri con la cittadinanza nei circoli del Partito e davanti alle aziende e ai luoghi di lavoro.
In Provincia di Siena saranno oltre trenta le iniziative, che vedranno la mobilitazione di centinaia di volontari attraverso volantinaggi, incontri con la cittadinanza nei circoli del Partito e davanti alle aziende e ai luoghi di lavoro.
Tra gli appuntamenti più significativi, a Piancastagnaio sabato 14 dalle ore 16 alle ore 18, Franco Ceccuzzi, deputato del Pd e Simone Bezzini, candidato democratico alla Presidenza della Provincia, incontreranno i lavoratori del settore della pelletteria . Lunedì 16 febbraio alle ore 21, invece, presso la sede del Pd di Valli – Coroncina, in via Madonna del Buonconsiglio 9, a Siena si svolgerà l’iniziativa dal titolo “La crisi c’è. Il governo no. Le proposte del Pd”, alla quale parteciperà il segretario del circolo, Roberto Guiggiani.
“Il Pd day contro la crisi – si legge in una nota dei democratici senesi – è solo la prima di una serie di iniziative che metteremo in atto nelle prossime settimane. Come democratici e come principale partito di opposizione abbiamo il dovere di sollecitare un governo del tutto assente di fronte ad una crisi, che inizia a ‘mordere’ anche nella nostra provincia. Sei le nostre proposte che presenteremo anche ai cittadini senesi: ampliamento degli ammortizzatori sociali; riduzione delle tasse per lavoratori e pensionati; ripristino delle risorse per il Sud d'Italia; pagamento immediato dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese; sviluppo sostenibile; sostegno all'industria per l'innovazione e l'occupazione. L'obiettivo del Pd – conclude la nota del Pd – è quello invitare tutte le forze sociali ad una mobilitazione unitaria, per il bene del Paese e per renderlo più competitivo. L'opposto di quanto sta facendo il governo, che sottovaluta del tutto la portata della crisi”.