Un’operazione che dovrebbe riequilibrare la coalizione di centro destra senese troppo spostata sulla Lega Nord
di Augusto Mattioli
SIENA. Il 90% del Nuovo Centrodestra senese abbandona il partito e passa a Forza Italia. E’ quanto ha annunciato questa mattina in una conferenza stampa tenuta all’ Nch Hotel il coordinatore provinciale Daniele Tacconi, un passato politico nel partito socialista ed ex assessore al comune di Siena.
Erano giorni che circolavano voci concrete sulla mossa di Tacconi , che si è portato dietro quasi tutto il partito entrando in Forza Italia ma senza “ ottenere incarichi” ha precisato. Forza Italia si è presentata alla conferenza stampa, ovviamente gongolate, con esponenti di altissimo livello come Deborah Bergamini, responsabile nazionale della comunicazione e il segretario regionale Stefano Mugnai.
Oltre a Tacconi sono passati al partito di Silvio Berlusconi, il segretario amministrativo, il responsabile dell’organizzazione, quello dei giovani, tre dirigenti di zona, e numerosi presidenti dei circoli. Una vera e propria frana che testimonia la fragilità del partito di Alfano. “ “Questa scelta è dovuta al fatto – ha detto Tacconi- che con Forza italia abbiamo valori comuni, con una consonanza su una serie di obiettivi politico – culturali e che non abbiamo intenzione di fare da spalla al partito democratico”.
Un’operazione che dovrebbe riequilibrare la coalizione di centro destra senese troppo spostata sulla Lega Nord senese, oggi peraltro in stallo dopo il benservito che la Lega Toscana ha dato a Francesco Giusti a causa delle sue uscite azzardate di stampo erotico e niente affatto politiche.
Quello annunciato questa mattina è dunque “un passaggio politico di rilievo– ha sottolineato Mugnai secondo il quale – è importante che ci siano persone che entrano nel nostro partito, ricreando quel fronte dei moderati che si potrebbe permettere di vincere le elezioni”. “Un fatto rilevante – ha puntualizzato Bergamini- in una città che ha una realtà politica di valenza nazionale. Un segnale di alternativa al Partito Democratico. Qui a Siena chi si ritiene moderato non può sostenere un governo a guida Pd che non ha nulla di moderato”.
Un cambiamento politico da osservare con attenzione. Peraltro l’ Ncd aveva a Siena finora una forza elettorale relativamente bassa (il 4%). Ma c’è chi guarda alle ancora lontane elezioni amministrative di Siena (la scadenza naturale è il 2018) ma che potrebbero anche essere anticipate nel caso di particolari situazioni (c’è chi ci spera) legate alle inchieste sulla gestione urbanistica del comune di Monteriggioni ai tempi di Bruno Valentini sindaco. Del resto pare che il quadro politico senese si stia muovendo. Siena Cambia si è trasformata in Siena Nuova con posizioni meno accondiscendenti verso la gestione del Comune che ha attratto gli ex Sel; c’è stato il dibattito tra il consigliere regionale Stefano Scaramelli ( al quale non manca la benevola attenzione del gruppo monaciano Confronti) e l’ex sindaco Pier Luigi Piccini, oggi più presente nella scena politica locale ) ed oggi il sostanziale azzeramento dell’Ncd di Alfano.
“Per il bene della città- ha detto Tacconi- andare alle elezioni sarebbe una cosa seria”.