Il Circolo Sel di Siena commenta "la gravità della notizia"
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SIENA. Gli amministratori lanciano altro aumento di capitale: regalo del Monte a un gruppo bancario o a un fondo di investimento?
Usiamo queste parole, per far capire, in tutta la sua drammaticità, la gravità della notizia appena data dal MPS tramite il suo sito (e ripreso da molte testate giornalistiche, anche televisive). Gli amministratori MPS hanno appena dichiarato che ipotizzano la copertura integrale del deficit evidenziato dal Comprehensive Assessment attraverso un aumento di capitale, mentre non è allo studio l’esercizio di nessuna possibilità che veda il Ministero dell’Economia e delle Finanze intervenire nella forma di nuovi aiuti di Stato. Questa decisione, si legge nel comunicato, viene presa con un continuo confronto con le competenti autorità per la definizione del Capital Plan.
E’ bene che si sappia che questa procedura, così congegnata, anticipa il meccanismo unico di risoluzione delle crisi bancarie (il cosiddetto secondo pilastro dell’unione bancaria) senza che siano operative tutte le misure dell’accordo UE. Il meccanismo dovrebbe entrare in vigore ufficialmente il 1° gennaio 2015, ma sarà applicato solo dopo che sarà entrato in vigore l’accordo intergovernativo sul Fondo Unico (che ancora non c’è) : in buona sostanza, mentre tutte le banche europee sono state sin qui sostenute e finanziate dai loro stati (Europei), la italiana ed europea BMPS si sottopone, per scelta dei propri amministratori, alle nuove regole anche se siamo ancora nel 2014 e non sono operativi gli strumenti di salvaguardia a cui la banca potrebbe ricorrere per risolvere la propria crisi! Siamo al paradosso, questa solerzia è sospetta!
Ecco perché il titolo di questo comunicato. Se non è ancora operativo il meccanismo europeo, funzionano le vecchie regole, codice civile per primo, e allora queste scelte le può prendere il CDA? L’Assemblea non c’entra niente?
Questi amministratori non smettono mai di stupirci, si ostinano, nonostante i risultati catastrofici di tre anni di gestione, a rimanere attaccati alla propria poltrona, addirittura c’è chi rinuncia al suo lauto compenso (700.00 euro all’anno) e non riesce a rinunciare alla propria carica. Non solo non rinunciano, ma prendono decisioni vitali per la Banca, che credibilità possono avere? Perché insistono?
La recente sentenza sui derivati MPS ha dimostrato che rischiano poco rispetto al danno che fanno, e allora chi deve prendere queste decisioni così importanti deve essere in sintonia con la città, non si possono prendere queste decisioni contro la città.
Circolo SEL Siena