di Alessandra Siotto
SIENA. Francesco Picciolini è il nuovo presidente della Sezione Edili di Confindustria Siena per il prossimo mandato 2009-2011. Picciolini, ingegnere civile alla guida dell'azienda di famiglia, è stato eletto questa mattina (4 dicembre), in occasione dell’Assemblea annuale di Sezione, che si è svolta alla presenza di Stefano Varia, presidente di ANCE (Associazione nazionale Costruttori edili) Toscana.
La conferenza stampa di presentazione del nuovo presidente è stata l'occasione per fare il punto sul mercato immobiliare residenziale a Siena e provincia, che ha visto nell'ultimo anno un sensibile rallentamento, caratterizzato da un calo delle compravendinte e dall'aumento degli investimenti sui comuni minori. Giannetto Marchettini, presidente uscente della sezione Edili Confindustria Siena, ha spiegato che “oggi le imprese toscane si aggiudicano solo il 44 per cento degli appalti; oltre al funzionamento delle gare, incidono su questi problemi i prezzi e il sistema dei pagamenti, soprattutto in relazione al patto di stabilità”. “Per rispettare il patto di stabilità – ha spiegato Varia – spesso gli enti pubblici ritardano i pagamenti e quindi le imprese non ricevono il denaro. Pesano anche la stretta delle banche che riducono gli investimenti e la scarsità di appalti pubblici”.
Dopo sette anni di crescita continua, il 2008 ha registrato un calo significativo delle compravendite a Siena, che solo in parte è stato compensato dai risultati ottenuti nel resto del territorio, dove si concentra circa l’80 per cento degli scambi su base provinciale. Crescono, invece, le quotazioni immobiliari: nelle zone centrali e di pregio della città si toccano i 7 mila euro al metro quadrato e per le zone del semicentro, difficilmente si scende sotto i 5.500-5.700 euro al metro quadrato.
La domanda senese si concentra, attualmente, su due tipologie di immobili: bilocali o trilocali di buona qualità e alloggi di taglio piccolo, intorno ai 50 metri quadrati, ricercati maggiormente dalle giovani coppie con reddito limitato, ma difficilissimi da trovare.
SIENA. Francesco Picciolini è il nuovo presidente della Sezione Edili di Confindustria Siena per il prossimo mandato 2009-2011. Picciolini, ingegnere civile alla guida dell'azienda di famiglia, è stato eletto questa mattina (4 dicembre), in occasione dell’Assemblea annuale di Sezione, che si è svolta alla presenza di Stefano Varia, presidente di ANCE (Associazione nazionale Costruttori edili) Toscana.
La conferenza stampa di presentazione del nuovo presidente è stata l'occasione per fare il punto sul mercato immobiliare residenziale a Siena e provincia, che ha visto nell'ultimo anno un sensibile rallentamento, caratterizzato da un calo delle compravendinte e dall'aumento degli investimenti sui comuni minori. Giannetto Marchettini, presidente uscente della sezione Edili Confindustria Siena, ha spiegato che “oggi le imprese toscane si aggiudicano solo il 44 per cento degli appalti; oltre al funzionamento delle gare, incidono su questi problemi i prezzi e il sistema dei pagamenti, soprattutto in relazione al patto di stabilità”. “Per rispettare il patto di stabilità – ha spiegato Varia – spesso gli enti pubblici ritardano i pagamenti e quindi le imprese non ricevono il denaro. Pesano anche la stretta delle banche che riducono gli investimenti e la scarsità di appalti pubblici”.
Dopo sette anni di crescita continua, il 2008 ha registrato un calo significativo delle compravendite a Siena, che solo in parte è stato compensato dai risultati ottenuti nel resto del territorio, dove si concentra circa l’80 per cento degli scambi su base provinciale. Crescono, invece, le quotazioni immobiliari: nelle zone centrali e di pregio della città si toccano i 7 mila euro al metro quadrato e per le zone del semicentro, difficilmente si scende sotto i 5.500-5.700 euro al metro quadrato.
La domanda senese si concentra, attualmente, su due tipologie di immobili: bilocali o trilocali di buona qualità e alloggi di taglio piccolo, intorno ai 50 metri quadrati, ricercati maggiormente dalle giovani coppie con reddito limitato, ma difficilissimi da trovare.
Non si ridimensiona la domanda di casa da parte dei cittadini extracomunitari che cercano soprattutto tagli medio-piccoli e per lo più immobili usati. Questa fascia di utilizzatori è tornata, insieme agli studenti, ad alimentare l’importante mercato dell’affitto che a Siena è notoriamente condizionato dalla presenza dell’Università e anche dal settore bancario. Anche per il 2008, i contratti di affitto registrano adeguamenti verso l’alto: per un bilocale in pieno centro i nuovi canoni si attestano intorno a 900-1.000 euro al mese, mentre, a ridosso del centro storico e nelle zone semicentrali non si scende quasi mai sotto i 700-750 euro al mese. “Il centro di Siena – ha spiegato Picciolini – è abitato da studenti, spesso anche in situazioni precarie, e da cittadini senesi che ormai vi risiedono da generazioni. E' importante che l'amministrazione favorisca l'edilizia per gli affitti, sia per gli studenti che per quelle famiglie che non trovano posto nell'edilizia economico-popolare: il problema del prezzo alto della casa potrebbe essere superato con l'affitto”. “E' importante – ha affermato il neo presidente – l'approvazione dei 3 piani complessi integrati, riguardanti l'ex-Scalvo, il polo Abbadia-Renaccio e il complesso sportivo; sono stati pubblicati gli avvisi pubblici sul sito del comune e saranno operativi a primavera”. In termini di dimensionamento insediativo, il Piano strutturale prevede la realizzazione di 450 mila metri quadrati suddivisi nelle differenti Utoe (Unità Territoriali Organiche Elementari) del comune.
“Tra le soluzioni per migliorare la situazione immobiliare locale – ha spiegato Picciolini – ci potrebbe essere quella del project financing, ovvero permettere lo sviluppo di opere pubbliche anche con capitali privati”. E anche l'ampliamento dell'aeroporto di Ampugnano è visto come “un progetto che potrebbe avere ripercussioni sul comparto turistico e, sebbene osteggiato dalle associazioni ambientaliste, permetterebbe, con una spesa stimata di 20 milioni di euro, di adeguare la pista di atterraggio agli standard necessari per consentire collegamenti quotidiani con i principali scali nazionali”. “Ci candidiamo – ha detto Marchettini – a fare i lavori per allungare la pista di atterraggio”.