“Ipotesi di giravolta del Governo, circa la sorte delle polizie provinciali, rispetto a quanto dichiarato meno di due mesi fa dal ministro Madia http://www.repubblica.it/ ambiente/2015/04/02/news/ corpo_forestale-111066438/e mentre ancora il tema è all’esame della Camera, in relazione al dibattito sul riordino delle forze di polizia, contenuto nel disegno di legge-delega C.3098 sulle Pubbliche Amministrazioni.
L’art. 7 della bozza di decreto-legge sugli enti locali, oggetto di trattativa tra ANCI e Governo da tre mesi, atteso in Consiglio dei Ministri forse già martedì o mercoledì prossimo, e su cui sono circolate indiscrezioni ,
prevede a sorpresa che il personale di polizia provinciale venga messo in mobilità verso le polizie municipali, oltretutto con la previsione che ciascun addetto debba cercarsi per conto proprio
un eventuale bando ed comune disposto ad accoglierlo (procedure art. 1, comma 423 dell’ultima legge di stabilità 190/2014).
Mentre nelle scorse settimane le associazioni ambientaliste hanno concentrato l’attenzione soprattutto sulle sorti del Corpo Forestale, ma che di fatto (con il d.d.l sulle Pubbliche amministrazioni ora all’esame della Camera) sta di fatto rischiando soltanto un passaggio dal Min. Politiche Agricole al Min. Interno, mantenendo l’unitarietà delle funzioni,
a rischiare veramente sono le funzioni di vigilanza ittico-venatoria ed ambientale poste in essere dai 2600 addetti di polizia provinciale, la cui scomparsa dalle aree rurali determinarà il collasso dei controlli in materia di caccia, pesca, ciclo dei rifiuti, uso del suolo e delle acque pubbliche, gestione faunistica e controlli edilizi nei comuni privi di polizia locale, polizia fluviale e lacuale, sorveglianza dei 120.00 chilometri di rete viaria provinciale.
L’allarme viene lanciato dall’Associazione Italiana Agenti e Ufficiali di Polizia Provinciale (AIPP), che cerca di scongiurare l’ipotesi di smantellamento delle funzioni di polizia provinciale, senza che ne venga preservata la continuità eventualmente anche in altre polizie od enti diversi dalle Province stesse.
Anche CGIL-CISL-UIL hanno scritto al sottosegretario agli Affari regionali Bressa chiedendo un incontro per evitare lo scempio di queste funzioni di polizia ambientale