Neri rilancia sul vincolo del 4% e chiede un impegno chiaro sul futuro della Banca
SIENA. “La priorità deve restare la difesa di Banca Mps, dei suoi lavoratori e del suo legame con il territorio”. Eugenio Neri interviene così sulle indiscrezioni di un Cda di Rocca Salimbeni convocato per domani §(13 giugno) in vista della consegna del piano di ristrutturazione dell’Istituto di credito alla commissione Europea.
“Si parla – spiega Eugenio Neri – di un piano di ristrutturazione in cui, di fronte a una forte contrazione dei ricavi, si punta a ulteriori tagli e alla vendita di un pacchetto di asset, come le attività di back office, credito al consumo, leasing e gli istituti controllati all’estero, in Francia e Belgio. Il tutto accompagnato dalla volontà di togliere il vincolo del 4% e da un aumento di capitale non più da un miliardo ma forse da due miliardi di euro che, di fatto, svuoterebbe di ogni peso specifico la Fondazione Mps che oltretutto appare in procinto di vendere le azioni della Banca per sanare i debiti pregressi”. Un quadro rischioso “soprattutto per i lavoratori. Ed è per questo che invito Valentini a dare la priorità alla Banca piuttosto che alla Fondazione – prosegue Eugenio Neri -. I primi interventi del neosindaco sono stati indirizzati esclusivamente su Palazzo Sansedoni ma la vera urgenza, adesso, è il futuro del Monte e le ripercussioni sulla città”.
A partire dalla difesa dello statuto del Monte su cui “il presidente della Fondazione Mps si faccia da tramite e mostri alla città i documenti con cui l’Europa e la Banca d’Italia chiederebbero la rimozione del vincolo del 4% oppure si prenda lui la responsabilità di affermarlo”, dice ancora Eugenio Neri. “Il problema è politico, non di sistema – chiarisce Eugenio Neri – tanto è vero che Valentini sulla banca pare avere la coda di paglia, poiché è conscio delle precedenti interferenze”.
“Da parte nostra non accetteremo la mancanza di chiarezza da parte del neosindaco: spostare l’attenzione sulla Fondazione per non prendere posizione sul futuro della Banca, significa non fare il bene della città. Al contrario se Valentini si presenterà in consiglio comunale con serietà e unione di intenti per contrastare quelle decisioni del management che vanno contro l’interesse della città, su questo punto siamo disposti a collaborare fin da subito. Noi proporremo subito un impegno dell’amministrazione comunale per difendere il vincolo del 4% e contrastare ogni scelta arrogante dei vertici di Rocca Salimbeni che possa impoverire il futuro di Siena”, conclude Eugenio Neri.
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