di Zelia Ruscitto
SIENA. Una tre giorni di "contatto con la gente" per tastare il polso reale della crisi. Di quella crisi che pareva lontana da Siena e dal suo territorio ma che, infine, è giunta con tutto il suo peso anche in una tra le province più amate e apprezzate d'Italia.
Si corre ai ripari: si cercano soluzioni per sostenere le piccole e medie aziende ma anche per dare stabilità alle famiglie che perdono in questi mesi, la sicurezza di uno stipendio sicuro e bastevole per coprire le spese del mutuo, dell'affitto o anche solo della spesa.
A rispondere ai segnali di aiuto lanciati dalla società civile si pensa il Partito Democratico, punto cardine della politica e della rappresentanza istituzionale, in una terra dalla tradizione di sinistra come è quella senese. Ed è proprio il Pd che si mobilita e nell'imminente fine settimana smuove tutti i suoi massimi rappresentanti per mostrare quello che fino ad oggi è stato fatto e quello che si cercherà di fare per contrastare il vento forte della recessione.
"Tre giorni per testimoniare il nostro impegno al fianco di famiglie e imprese – ha detto oggi (13 febbraio) durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi, l'onorevole Franco Ceccuzzi – Crediamo che la situazione economica italiana sia caratterizzata da un chiaroscuro. Il chiaro è determinato dallo sforzo offerto dal Comune di Siena in tutti gli interventi a favore delle famiglie; lo scuro è la politica nazionale".
Un cappello, quello dell'onorevole Ceccuzzi, che ha aperto la strada all'intervento del sindaco di Siena, Maurizio Cenni che, affiancato dal capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Luciano Cortonesi e dall'assessore al Bilancio, Massimo Bianchi, ha elencato le voci di Bilancio "pensate per dare aiuto alle famiglie" in netta controtendenza con i gettiti "ridotti" che arrivano dallo Stato.
Si corre ai ripari: si cercano soluzioni per sostenere le piccole e medie aziende ma anche per dare stabilità alle famiglie che perdono in questi mesi, la sicurezza di uno stipendio sicuro e bastevole per coprire le spese del mutuo, dell'affitto o anche solo della spesa.
A rispondere ai segnali di aiuto lanciati dalla società civile si pensa il Partito Democratico, punto cardine della politica e della rappresentanza istituzionale, in una terra dalla tradizione di sinistra come è quella senese. Ed è proprio il Pd che si mobilita e nell'imminente fine settimana smuove tutti i suoi massimi rappresentanti per mostrare quello che fino ad oggi è stato fatto e quello che si cercherà di fare per contrastare il vento forte della recessione.
"Tre giorni per testimoniare il nostro impegno al fianco di famiglie e imprese – ha detto oggi (13 febbraio) durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi, l'onorevole Franco Ceccuzzi – Crediamo che la situazione economica italiana sia caratterizzata da un chiaroscuro. Il chiaro è determinato dallo sforzo offerto dal Comune di Siena in tutti gli interventi a favore delle famiglie; lo scuro è la politica nazionale".
Un cappello, quello dell'onorevole Ceccuzzi, che ha aperto la strada all'intervento del sindaco di Siena, Maurizio Cenni che, affiancato dal capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Luciano Cortonesi e dall'assessore al Bilancio, Massimo Bianchi, ha elencato le voci di Bilancio "pensate per dare aiuto alle famiglie" in netta controtendenza con i gettiti "ridotti" che arrivano dallo Stato.
Gli interventi inseriti nel "pacchetto anticrisi" del Comune di Siena toccano soprattutto la questione "casa".
"Dopo la manovra scriteriata di togliere l'Ici sulla prima casa – ha detto il sindaco Cenni – che toglie ai Comuni entrate per complessivi 2miliardi e 800 mila euro (circa un milione di euro solo a Siena) – gli enti pubblici si trovano a dover fare difficili operazione per cercare di tenere in piedi i Bilanci senza privare i cittadini dei servizi già conquistati. Nonostante questo il Comune di Siena è riuscito a realizzare un documento economico concertato con le parti sociali". Il documento emerso tiene d'occhio le fasce sociali più deboli ed anzi amplia la forbice d'attenzione e di sostegno. Come è opportuno che sia in un momento di crisi.
Ritocchi verso il basso, dunque, anche per gli immobili soggetti a Ici. Restano, ovviamente, le agevolazioni per gli alloggi in affitto a canone concordato e per le abitazioni che hanno "speso" in termini di risparmio energetico.
"Per la Tassa sui rifiuti – ha detto Cenni – abbiamo esteso le agevolazioni. E per l'Irpef abbiamo ridotto l'aliquota sullo scaglione di reddito fino a 18mila euro dall'attuale 0,65% allo 0,60%".
Importanti gli interventi per il contributo affitti.
"Siamo il Comune in Toscana che eroga più contributi per sostenere le famiglie che hanno un appartamento in affitto – ha proseguito il sindaco di Siena – Abbiamo incrementato il tetto delle quote di affitto da integrare così come il tetto di reddito. Questo ha portato alla creazione di una terza fascia (la C) che rientrerebbe nell'accesso ai contributi comunali".
Il "problema casa" verrà affrontato dal Comune di Siena anche attraverso altri tipi di interventi: sono 21milioni in tutto i fondi che sono destinati alla "casa". Destinati non solo agli affitti ma anche al completamento di alloggi da destinare all'affitto a canone concordato.
La crisi contingente arriva anche a toccare il mercato edilizio e, per affrontare questo problema il Comune di Siena è passato pensare nuove soluzioni che possano aiutare le famiglie così come i piccoli cosatruttori che si trovano ad avere case invendute a causa della stasi del mercato.
In questo progetto rientra "Siena Casa" che dovrà fungere da "agenzia affitti" proponendo ai proprietari di case sfitte di mettere a disposizione gli immobili inutilizzati per metterli sul mercato a canone concordato.
Una operazione che si potrebbe estendere, attraverso un accordo stretto con tutti i comuni della provincia di Siena, anche agli affitti da destinare agli studenti.
SERVIZI SOCIALI
Per i servizi sociali sarà stanziato il 17% della spesa corrente del Bilancio che sarà presentato in Consiglio comunale il prossimo 24 febbraio.
"Tariffe invariate per i servizi sociali, soprattutto per i cittadini non autosufficienti – ha spiegato Cenni – Una operazione che, se si tiene conto del fatto che negli ultimi quattro anni non abbiamo contemplato il tasso Istat, ha permesso di tenere la spesa per i cittadini "scontata" del 25% sul costo reale". L'attenzione maggiore sarà rivolta alle famiglie con lavoratori che sono fuori dalla cassa integrazione o comunque a famiglie che, sulla base dell'Isee, saranno riconosciute come idonee a ricevere un "assegno familiare".
LAVORI PUBBLICI
Visto lo spiacevole andazzo dell'economia globale il Comune di Siena punta verso opere pubbliche "piccole". Un'azione strategica, volta a sostenere non solo costi minori da parte dell'ente pubblico ma anche per agevolare le piccole e medie imprese locali. Queste potranno accedere ai bandi pubblici affrontando la crisi con nuovi appalti "sostenibili".
Fuori dal programma dei lavori il Palazzo di Giustizia che, con il costo d'intervento di 35milioni di euro fa uscire il Comune dal Patto di Stabilità.
"Abbiamo chiesto al Ministero di Grazia e Giustizia di finanziare l'opera ma la risposta, arrivata il 10 dicembre scorso, nega ogni possibile spesa. Il Palazzo di Giustizia, quindi, non si farà".
Stadio
Si cercano, invece, nuove soluzioni per avviare la realizzazione del nuovo stadio – o città dello sport – Soluzioni che possano consentire il reperimento di fondi. La difficoltà è che, per le leggi vigenti l'ente pubblico deve, fin dal principio dimostrare di avere la somma necessaria a realizzare l'intera opera. Tenuto conto che il totale della spesa per il progetto del nuovo stadio è di 80/90 milioni di euro da spendere in tre anni, diventa impossibile per un Comune detenere intera la somma che, per il primo anno sarebbe spesa solo per meno di un terzo.
La soluzione? Cantierare subito le spese di viabilità e poi cercare una o più società disposte – in cambio dell'affidamento della gestione per i prossimi 30 anni di tutte le parti del progetto non strettamende adibite allo sport – di cofinanziare il progetto accando all'ente pubblico. Un prezzo che l'advisor sta già cercando di stabilire.
"La proprietà resterebbe del Comune, ovviamente – ha precisato il sindaco Cenni – anche se in alcuni Comuni è stato stabilito anche che, allo scadere del contratto di gestione, alle società private si riconosceva anche una parte di quota proprietaria".
Dipendenti comunali
Altro elemento in controtendenza rispetto al mercato del lavoro: il Comune di Siena ha stabilizzato 50 dipendenti dei 54 precari che aveva. Stipendio fisso e maggiore serenità. Almeno per loro.
Il "problema casa" verrà affrontato dal Comune di Siena anche attraverso altri tipi di interventi: sono 21milioni in tutto i fondi che sono destinati alla "casa". Destinati non solo agli affitti ma anche al completamento di alloggi da destinare all'affitto a canone concordato.
La crisi contingente arriva anche a toccare il mercato edilizio e, per affrontare questo problema il Comune di Siena è passato pensare nuove soluzioni che possano aiutare le famiglie così come i piccoli cosatruttori che si trovano ad avere case invendute a causa della stasi del mercato.
In questo progetto rientra "Siena Casa" che dovrà fungere da "agenzia affitti" proponendo ai proprietari di case sfitte di mettere a disposizione gli immobili inutilizzati per metterli sul mercato a canone concordato.
Una operazione che si potrebbe estendere, attraverso un accordo stretto con tutti i comuni della provincia di Siena, anche agli affitti da destinare agli studenti.
SERVIZI SOCIALI
Per i servizi sociali sarà stanziato il 17% della spesa corrente del Bilancio che sarà presentato in Consiglio comunale il prossimo 24 febbraio.
"Tariffe invariate per i servizi sociali, soprattutto per i cittadini non autosufficienti – ha spiegato Cenni – Una operazione che, se si tiene conto del fatto che negli ultimi quattro anni non abbiamo contemplato il tasso Istat, ha permesso di tenere la spesa per i cittadini "scontata" del 25% sul costo reale". L'attenzione maggiore sarà rivolta alle famiglie con lavoratori che sono fuori dalla cassa integrazione o comunque a famiglie che, sulla base dell'Isee, saranno riconosciute come idonee a ricevere un "assegno familiare".
LAVORI PUBBLICI
Visto lo spiacevole andazzo dell'economia globale il Comune di Siena punta verso opere pubbliche "piccole". Un'azione strategica, volta a sostenere non solo costi minori da parte dell'ente pubblico ma anche per agevolare le piccole e medie imprese locali. Queste potranno accedere ai bandi pubblici affrontando la crisi con nuovi appalti "sostenibili".
Fuori dal programma dei lavori il Palazzo di Giustizia che, con il costo d'intervento di 35milioni di euro fa uscire il Comune dal Patto di Stabilità.
"Abbiamo chiesto al Ministero di Grazia e Giustizia di finanziare l'opera ma la risposta, arrivata il 10 dicembre scorso, nega ogni possibile spesa. Il Palazzo di Giustizia, quindi, non si farà".
Stadio
Si cercano, invece, nuove soluzioni per avviare la realizzazione del nuovo stadio – o città dello sport – Soluzioni che possano consentire il reperimento di fondi. La difficoltà è che, per le leggi vigenti l'ente pubblico deve, fin dal principio dimostrare di avere la somma necessaria a realizzare l'intera opera. Tenuto conto che il totale della spesa per il progetto del nuovo stadio è di 80/90 milioni di euro da spendere in tre anni, diventa impossibile per un Comune detenere intera la somma che, per il primo anno sarebbe spesa solo per meno di un terzo.
La soluzione? Cantierare subito le spese di viabilità e poi cercare una o più società disposte – in cambio dell'affidamento della gestione per i prossimi 30 anni di tutte le parti del progetto non strettamende adibite allo sport – di cofinanziare il progetto accando all'ente pubblico. Un prezzo che l'advisor sta già cercando di stabilire.
"La proprietà resterebbe del Comune, ovviamente – ha precisato il sindaco Cenni – anche se in alcuni Comuni è stato stabilito anche che, allo scadere del contratto di gestione, alle società private si riconosceva anche una parte di quota proprietaria".
Dipendenti comunali
Altro elemento in controtendenza rispetto al mercato del lavoro: il Comune di Siena ha stabilizzato 50 dipendenti dei 54 precari che aveva. Stipendio fisso e maggiore serenità. Almeno per loro.