Il resoconto dell'assemblea e ddelle idee che ne sono nate
SIENA. All’incontro con i Candidati-sindaco, promosso ieri sera dal Comitato Ampugnano, hanno partecipato Falorni, Neri, Pinassi, Tucci, Valentini e Vigni (assenti Corsini e Marzucchi) ed un centinaio di cittadini. Dopo un breve accenno alla attuale situazione (messa in liquidazione della società di gestione e chiusura dell’aeroporto da parte di Enac nonchè rinvio a giudizio di 9 imputati con apertura del dibattimento il 24 ottobre pv), è stato chiesto ai Candidati-sindaco se e come intendevano utilizzare la struttura o l’area aeroportuale.
Tucci, rifacendosi al suo articolo apparso nella giornata di ieri, ha concluso dichiarandosi favorevole alla permanenza di un piccolo aeroporto, sia per le emergenze sia per un turismo di élite.
Valentini ha fatto riferimento alla valutazione di impatto ambientale, agli strumenti urbanistici locali e regionali, alle future scelte della regione quali presupposti per il mantenimento di un aeroporto, tanto per le emergenze quanto per un turismo vario da executive, charter, aerotaxi, ecc.
Falorni, richiamati i progetti megalomani di partenza, poi stoppati, si è dichiarato per il mantenimento di un aeroporto di piccole dimensioni.
Anche Pinassi ha stigmatizzato la vicenda “ampliamento aeroporto” come emblematica di un modo di fare di chi rifiuta il confronto con i cittadini, dimostrandosi peraltro incompetente ed ha concluso per il mantenimento comunque di un piccolo aeroporto per le emergenze.
Vigni ha sottolineato che il tesoro di Siena è proprio il suo ambiente, che sarebbe un grave errore mantenere l’aeroporto in nome del turismo poichè i turisti, al contrario, vengono a Siena proprio per la sua vivibilità, l’aria pulita, i siti artistici e naturalistici. Si potrebbe tenere aperta una struttura aeroportuale minima ma si potrebbe anche giocare una sfida di grande interesse utilizzando codesto sedime per altri progetti.
Neri ha dichiarato di essere contrario a qualsiasi ampliamento, considerando il territorio il nostro pozzo di petrolio verde. Ha precisato che il trasporto via aerea per i trapianti di cuore e polmoni dà maggiori garanzie rispetto al trasporto via elicottero: questo fatto non va strumentalizzato per imporre il mantenimento dell’aeroporto nè va sottovalutato, stante anche la problematica utilizzazione dell’eliporto delle Scotte (da lui apertamente denunciata che gli è valsa atti di vandalica ritorsione).
Sono poi intervenuti alcuni presenti con domande e/o considerazioni:
e’ stato chiesto a Valentini se volesse un aeroporto con voli di linea e il candidato ha risposto negativamente;
è stato suggerito di trasferire ad Ampugnano la caserma Bandini (ma sembra che tale trasferimento costi intorno ai 50/60 milioni);
è stato osservato che la regione fa già fatica a mettere insieme Pisa e Firenze, figuriamoci se vuole occuparsi di Ampugnano;
è stato vigorosamente denunciato che di turisti è piena la città e che forse si vuole tacere una scomoda verità: l’aeroporto al servizio di Bagnaia e Castiglion del Bosco, cioè strutture turistiche di lusso appartenenti a potenti personaggi;
con afflato e determinazione, una signora è intervenuta invocando che si ascoltasse la voce dei cittadini e non si sprecassero altri soldi pubblici.
E’ intervenuto anche il Direttore dell’aeroporto (come gli altri dipendenti, in cassa integrazione) per dare informazioni tecniche, con particolare riferimento ad una circolare ENAC secondo cui, anche dopo l’avvenuto passaggio alla regione del sedime ora demanio statale, non sarebbe possibile cambiarne la destinazione e ad un incontro ENAC-Stato-Regione nel quale sarebbe stato bocciato l’atto di indirizzo governativo con il quale l’ex Ministro Passera classificava i diversi aeroporti italiani.
Anche il Comitato ha detto la sua, sentiti gli interventi dei candidati-sindaco e del pubblico.
Lorenzo Innocenti, anche riferendosi ad una interessante tesi di laurea di uno studente della facoltà senese di economia, ha ribadito che il turismo a Siena e zone limitrofe non avrà alcun aiuto nè sostegno da un aeroporto, piccolo che sia: nel luglio 2012, per il Palio, sono arrivati e partite 80 persone!!! Un campione di circa 400 turisti stranieri si è espresso contro l’utilizzo dell’aereo per arrivare a Siena.
Maria Rosa Mariani, tratta la conclusione che tutti gli intervenuti sostenevano comunque il mantenimento di un piccolo aeroporto, ha chiesto loro se ritenevano necessario o possibile sostenerne i costi, quantificabili comunque in non meno di 700/800mila l’anno.
Valentini ha risposto affermativamente poichè se si dovesse usare il criterio del pareggio o dell’utile di bilancio nella erogazione dei servizi di trasporto, si dovrebbero mantenere solo le tratte molto usate: tutto il sistema trasporti pubblici è in perdita.
Da tutti gli altri, risposte indecifrabili.
EPPURE LA QUESTIONE E’ PROPRIO QUI: SE SIENA NECESSITA DI TRASPORTO AEREO, A QUALSIASI TITOLO (emergenza, turismo d’élite e non d’élite, aerotaxi, ecc.), BISOGNA PERDERCI DENARO PUBBLICO.
SE SIENA PUO’ VIVERE ANCHE SENZA AEROPORTO ED INOLTRE NON C’E’ PIU’ LA FONDAZIONE CHE FORAGGIA, SI DEVE AVERE IL CORAGGIO DI NON PARLARE DI “PICCOLO AEROPORTO”.
Quanto alla domanda diretta se, una volta eletti Sindaco, si sarebbero impegnati a costituirsi parte civile entro il 24 ottobre p.v., prima udienza della causa penale, la risposta è stata positiva anche se quasi tutti sono sembrati poco informati in proposito.
In conclusione: urge un prossimo incontro, con il Sindaco eletto che presenti businessplan, cifre, conti.