Il segretario IdV Toscana commenta la situazione all'indomani della notizia delle 27 richieste di rinvii a giudizio

SIENA. “Lunedì scorso, in un incontro pubblico al Santa Maria della Scala, con il Presidente Idv Antonio Di Pietro abbiamo incontrato il mondo dell’università di Siena. Docenti, studenti, precari che ci hanno raccontato il loro disagio, le loro prospettive, le proprie istanze di rinnovamento. Insomma, una richiesta forte di cambiamento che noi di Idv da tempo siamo impegnati a promuovere, e che abbiamo posto, anche a Siena, come cardine programmatico della coalizione di centrosinistra candidata al governo della città. Le notizie dei rinvii a giudizio di questi giorni, dunque, non possono che destare sgomento e una maggiore determinazione nel perseguire una ferma azione di risanamento, morale prima ancora che economica e finanziaria”. È il commento, affidato a una nota, dell’on. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana, in merito alla notizia dei ventisette rinviati a giudizio dell’inchiesta sul dissesto finanziario dell’università di Siena che vede, tra gli indagati, anche gli ex rettori Piero Tosi e Silvano Focardi, accusati di falso ideologico in atti pubblici.
“Il buco dell’Università di Siena supera ormai i 200 milioni di euro – spiega Evangelisti – e lunedì abbiamo ascoltato la diretta testimonianza delle ragioni di questo ammanco. Mi viene in mente, solo per citare la testimonianza di un docente, la fallimentare apertura di un secondo Corso di Laurea in Chimica a Colle Val d’Elsa, a pochi chilometri dalla città”.
“Le ragioni di un tale dissesto – aggiunge Evangelisti – non possono essere semplicemente ascritte all’incapacità del Governo Berlusconi, che tuttavia preferisce buttare 350 milioni di euro pur di non accorpare referendum e amministrative anziché investirli in ricerca, ma anche a una forma sbagliata di pensare l’università. Questa vicenda mostra quanto sia urgente che tutta Siena, che vanta eccellenze nella finanza, nella ricerca e nella cultura, si metta al lavoro per rilanciare un Ateneo che merita una gestione più oculata e una prospettiva di maggior qualificazione”.
“E’ anche questo il senso di quella ‘rivoluzione culturale’ della città per la quale chiediamo un forte impegno al centrosinistra in vista delle amministrative”, conclude Evangelisti. “Il candidato sindaco Ceccuzzi dovrà sapersi fare interprete anche di questa istanza essenziale per il risveglio culturale della città del Palio”.