SIENA. Da più parti si cerca di accreditare l’idea, furbesca e fantasiosa, che Fabio Pacciani, candidato del Polo Civico Siena – e di Idee in Comune – sia ora che una volta eletto, possa essere condizionato da Pierluigi Piccini o, addirittura, esser ostaggio o pedina nelle sue mani.
Di questo si occupa l’ultimo articolo del Blog www.ideeincomunesiena.it che cerca di spiegare in dettaglio le ragioni per cui, ad avviso di Idee in comune, quella locuzione “scrivi Pacciani leggi Piccini”, non è una cattiveria, non è nemmeno una maldicenza o un pettegolezzo, è solo una grossolana, propagandistica sciocchezza.
Pacciani, si ricorda, è fortemente temuto per le sue caratteristiche e, non trovando punti deboli, si cerca di inventare qualcosa che lo metta comunque in cattiva luce.
Così si finge di vedere Piccini per quello che è stato una volta come potente sindaco senese e non per quello che è oggi, un consigliere comunale di minoranza che fa il suo dovere per la città e che è oggettivamente una delle risorse per competenza, esperienza, sapere. Piccini non è candidato sindaco, non sarà capolista né candidato consigliere ed è leader pro tempore di Per Siena un’associazione civica composita e articolata di persone attive, capaci, pensanti e dotate di spirito civico e critico.
Nell’articolo si cerca di dimostrare, portando esempi concreti, che i sindaci, avendo dalla legge un grande potere, non possono essere facilmente condizionati né eterodiretti. Rarissimi sono poi i casi di sindaci dimissionari o dimissionati.
Sarebbe comunque interessante che, dopo avere letto l’articolo https://www.ideeincomunesiena.it/2023/01/26/si-scrive-pacciani-si-legge-piccini-una-scemenza/ si aprisse un aperto dibattito.
Luciano Peccianti
Coordinatore