"Sconcertante il merito e il metodo della decisione presa" con l'avvento di Viola
SIENA. I Coordinamenti RSA di Banca Monte dei Paschi chiedono a gran voce: “Dimissioni immediate!”.
Di seguito il testo del comunicato pubblicato sul sito di Fisac Cgil.
“Apprendiamo da un comunicato stampa del 31 dicembre che il CdA di Banca Monte dei Paschi di Siena esaminerà, nella seduta del 12 gennaio 2012, la proposta di nomina di Fabrizio Viola a Direttore Generale del Gruppo. Nonostante il fatto che il Direttore Generale sia a tutti gli effetti il Capo del Personale, l’Azienda non ha ritenuto di notificare la proposta di nomina alle OOSS, se non ad avvenuta pubblicazione del comunicato stampa stesso.
Il segnale è inequivocabile: si tratta del tentativo di mettere in discussione il modello di relazioni sindacali che ha consentito al Gruppo di crescere e ai lavoratori di difendere il patrimonio normativo e di ottenere tutele nei processi di incorporazione e di riorganizzazione.
Consideriamo sconcertante il merito e il metodo della decisione presa. Non solo si introduce un elemento di ulteriore difficoltà in un momento così delicato ma ci si affida ad una persona, il nuovo Dg, rispetto alla quale è tutta da valutare la capacità di guidare con successo il terzo gruppo bancario italiano.
Registriamo inoltre l’ennesima umiliazione delle professionalità esistenti in Azienda. Gli episodi del passato, l’affidarsi a “salvatori” esterni, non hanno proprio insegnato niente? Le istituzioni politiche locali sono convinte di aver operato per il bene della Banca, dei lavoratori e della città?
Noi non lo crediamo. Vista l’evoluzione della situazione riteniamo necessario affrontare il capitolo delle responsabilità complessive, quelle che hanno portato il Presidente della Fondazione Gabriello Mancini a determinare l’attuale situazione debitoria della Fondazione stessa, e quelle che hanno spinto il Presidente della Banca Giuseppe Mussari a mettere in discussione le scelte industriali sin qui compiute. In considerazione del fatto che entrambi hanno ritenuto di aprire una nuova fase, con un atto di così forte discontinuità rispetto al passato, è indispensabile che esercitino, a questo punto, un atto di forte coerenza rassegnando immediatamente le dimissioni.
Il ruolo che il Gruppo Mps si è conquistato sul mercato è frutto dell’impegno dei suoi oltre 30.000 dipendenti. Non consentiremo a nessuno di mettere in discussione il lavoro sin qui svolto o di scimmiottare modelli contrattuali, tanto di moda nel settore, tendenti a compensare le difficoltà finanziarie con tagli dei costi del personale e riduzione dei diritti (esuberi, mobilità, precariato, ecc.).
Chiunque pensi di affrontare la nuova fase senza tener conto del punto di vista dei lavoratori si troverà di fronte ad una opposizione durissima e intransigente.
LE SEGRETERIE Dircredito, Fabi, Fisac, Fiba, Ugl Credito, Uilca“
Di seguito il testo del comunicato pubblicato sul sito di Fisac Cgil.
“Apprendiamo da un comunicato stampa del 31 dicembre che il CdA di Banca Monte dei Paschi di Siena esaminerà, nella seduta del 12 gennaio 2012, la proposta di nomina di Fabrizio Viola a Direttore Generale del Gruppo. Nonostante il fatto che il Direttore Generale sia a tutti gli effetti il Capo del Personale, l’Azienda non ha ritenuto di notificare la proposta di nomina alle OOSS, se non ad avvenuta pubblicazione del comunicato stampa stesso.
Il segnale è inequivocabile: si tratta del tentativo di mettere in discussione il modello di relazioni sindacali che ha consentito al Gruppo di crescere e ai lavoratori di difendere il patrimonio normativo e di ottenere tutele nei processi di incorporazione e di riorganizzazione.
Consideriamo sconcertante il merito e il metodo della decisione presa. Non solo si introduce un elemento di ulteriore difficoltà in un momento così delicato ma ci si affida ad una persona, il nuovo Dg, rispetto alla quale è tutta da valutare la capacità di guidare con successo il terzo gruppo bancario italiano.
Registriamo inoltre l’ennesima umiliazione delle professionalità esistenti in Azienda. Gli episodi del passato, l’affidarsi a “salvatori” esterni, non hanno proprio insegnato niente? Le istituzioni politiche locali sono convinte di aver operato per il bene della Banca, dei lavoratori e della città?
Noi non lo crediamo. Vista l’evoluzione della situazione riteniamo necessario affrontare il capitolo delle responsabilità complessive, quelle che hanno portato il Presidente della Fondazione Gabriello Mancini a determinare l’attuale situazione debitoria della Fondazione stessa, e quelle che hanno spinto il Presidente della Banca Giuseppe Mussari a mettere in discussione le scelte industriali sin qui compiute. In considerazione del fatto che entrambi hanno ritenuto di aprire una nuova fase, con un atto di così forte discontinuità rispetto al passato, è indispensabile che esercitino, a questo punto, un atto di forte coerenza rassegnando immediatamente le dimissioni.
Il ruolo che il Gruppo Mps si è conquistato sul mercato è frutto dell’impegno dei suoi oltre 30.000 dipendenti. Non consentiremo a nessuno di mettere in discussione il lavoro sin qui svolto o di scimmiottare modelli contrattuali, tanto di moda nel settore, tendenti a compensare le difficoltà finanziarie con tagli dei costi del personale e riduzione dei diritti (esuberi, mobilità, precariato, ecc.).
Chiunque pensi di affrontare la nuova fase senza tener conto del punto di vista dei lavoratori si troverà di fronte ad una opposizione durissima e intransigente.
LE SEGRETERIE Dircredito, Fabi, Fisac, Fiba, Ugl Credito, Uilca“