"Auspichiamo l'apertura di una nuova fase che veda il ripristino di corrette relazioni fra Presidenza della Banca, Organizzazioni Sindacali e territorio"
SIENA. Nella giornata odierna il dott. Profumo lascerà l’incarico di Presidente della Banca MPS. Nell’ultima settimana sulla stampa non sono mancate manifestazioni di giubilo per il suo operato da parte delle Istituzioni locali, dei grandi azionisti della Banca e di cittadini illustri. Infine, ieri, il Corriere di Siena ha pubblicato un’intervista in cui il dott. Profumo non manca di togliersi un ultimo sassolino dalla scarpa. Con poche sprezzanti parole, tenta provocatoriamente di attaccare i sindacati aziendali e Lavoratrici e Lavoratori di Fruendo, che a suo dire, nella società creata ad hoc nel processo di esternalizzazione di Banca MPS, hanno buone prospettive di lavoro mentre in MPS sarebbero stati certamente degli esuberi
. A precisa domanda del giornalista su “come lascia Siena“, l’ex Presidente dichiara che “nulla è cambiato“. Il Territorio non ha certamente la stessa percezione dopo aver vissuto un evidente depauperamento economico e di immagine unito alla perdita di livelli occupazionali, sia in Azienda (licenziamenti dei Dirigenti, attivazione del Fondo esuberi di settore con oneri a carico dei Lavoratori rimasti in servizio) che nell’indotto. Non solo, ci sembrano alquanto irriverenti, nei confronti della città, le parole accorate che Profumo esprime nei confronti del presunto rapporto da lui instaurato con Siena e le sue tradizioni. Ci sembra infatti che in questo triennio non si sia fatto altro che identificare in maniera ossessiva la “senesità“ come il fattore più negativo alla base della crisi del Monte. In pratica , a nostro avviso, si è perpetrata una politica molto chiara di ostracismo nei confronti di chi ricopriva incarichi di responsabilità e proveniva da questo territorio.
Le scriventi OO.SS. non hanno quindi motivi per giudicare positivamente i circa tre anni della Presidenza Profumo che nei fatti non hanno portato i risultati più volte annunciati. Invitiamo inoltre, sempre il dott. Profumo a riflettere su quanto da lui dichiarato in merito alla necessità di “apertura” della città, identificandola prioritariamente con l’arrivo di manager esterni lautamente retribuiti che, almeno ad oggi, non hanno certamente contribuito al rilancio della Banca. Ci sorge il dubbio che i risultati e la “situazione ottimale” a cui si riferisce Profumo siano legati all’auto-celebrazione della sua carriera professionale piuttosto che al reale stato della Banca, soggetta, a suo dire, a possibili “polmoniti” in caso di “raffreddori” del Paese . Come OO.SS. auspichiamo l’apertura di una nuova fase che veda il ripristino di corrette relazioni fra Presidenza della Banca, Organizzazioni Sindacali e territorio basate sul rispetto dei ruoli e delle persone. Non è più questo il tempo del protagonismo fine a se stesso. E’ invece l’ora delle scelte concrete per la salvaguardia della Banca, del territorio e dei Lavoratori.
Le Segreterie Provinciali First/Cisl, Fisac/Cgil, Sinfub, Ugl Credito