I sette "dissidenti" chiedono l'intervento al segretario
SIENA. “La violazione verificatasi a Siena della regola basilare della democrazia interna di un partito, ovvero il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero, viene ora certificata da un’istituzione indipendente e di garanzia come la commissione nazionale dei garanti, presieduta dal prof. Luigi Berlinguer. Siamo a chiedere un tuo intervento, oramai indispensabile ed improcrastinabile, per ripristinare la legalità. Le regole devono essere chiare e uguali per tutti e non interpretate e usate da gruppi di potere a geometria variabile”. E’ quanto scrivono i sette ex consiglieri comunali di Siena ed esponenti del Pd senese Giovanni Bazzini, Anna Gioia, Luca Guideri, Giancarlo Meacci, Lucio Pace, Alessandro Piccini, Gianluca Ranieri, in una lettera inviata al segretario nazionale del Pd, Pierluigi Bersani.
“Caro Segretario – prosegue la lettera dei sette esponenti del Pd – come fa a definirsi ‘democratico’ un partito, come quello tratteggiato da alcuni esponenti del Pd di Siena, che proibisce ai propri membri la legittima partecipazione all’elezione degli organi interni e alla libera discussione nelle assemblee territoriali sulla base di decisioni che non potevano essere prese? Siamo stufi di vedere offesa la nostra intelligenza: se la commissione di garanzia comunale non può prendere certe decisioni non è possibile che alcun organo regionale sani tale illegittimità confermando una decisione che non poteva essere presa! La questione, come è evidente, pone un problema fortissimo intorno ai valori fondanti che hanno portato alla nascita del Partito democratico: la libertà di espressione, il pluralismo, la certezza delle regole, la trasparenza del confronto. Siamo a chiedere un tuo intervento, oramai indispensabile ed improcrastinabile, per ristabilire le regole basilari della vita interna del nostro partito, per ripristinare la legalità e per dare un segnale di vera libertà e serenità, nella convinzione che solo un Pd veramente unito e plurale sia in grado di raccogliere le grandi sfide che ci aspettano, al servizio dei cittadini e delle istituzioni”.