E continua la contrapposizione "noi"-"loro"
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di Augusto Mattioli
SIENA. “Non ci fermiano qui. Siamo molto soddisfatti ma domenica arriveremo in tutta la provincia al 60%”. Stefano Scaramelli sindaco di Chiusi e coordinatore provinciale della campagna delle primarie del suo collega fiorentino Matteo Renzi non nasconde, in conferenza stampa, la sua soddisfazione per il successo ottenuto in quasi tutti i comuni senesi. “Non siamo come loro – sottolinea – noi siamo la sinistra del sacrificio e dell’altruismo, non siamo la sinistra che si sente superiore”. Noi e loro. Due parole che già indicano come all’interno del Pd sia netta la differenza tra programmi e modi di intendere la politica e il concetto di sinistra. Ma dalle parole di Scaramelli in ogni caso sembra emergere l’idea di quella superiorità che viene rinfacciata agli altri,i bersaniani. Fino a domenica è aperta la caccia ai voti mancanti perché Renzi possa vincere le primaria nazionale. A quelli di chi ha votato Vendola spera Scaramelli, Puppato e Tabacci ma anche quelli dello stesso Bersani. Immancabili ma senza risposte nette e chiare le domande sugli effetti del ciclone Renzi sulla politica senese. In particolare in vista della prossima scadenza elettorale al comune di Siena per le quali i partiti, associazioni nate come funghi e liste civiche stanno scaldando i motori. “Saranno i senesi a scegliere il loro sindaco” se la cava Scaramelli. Ma certo dopo questa consultazione il modo di fare politica potrebbe non essere più lo stesso. “D’ora in poi- aggiunge il sindaco di Chiusi- vince chi interpreta questo cambiamento”.
SIENA. “Non ci fermiano qui. Siamo molto soddisfatti ma domenica arriveremo in tutta la provincia al 60%”. Stefano Scaramelli sindaco di Chiusi e coordinatore provinciale della campagna delle primarie del suo collega fiorentino Matteo Renzi non nasconde, in conferenza stampa, la sua soddisfazione per il successo ottenuto in quasi tutti i comuni senesi. “Non siamo come loro – sottolinea – noi siamo la sinistra del sacrificio e dell’altruismo, non siamo la sinistra che si sente superiore”. Noi e loro. Due parole che già indicano come all’interno del Pd sia netta la differenza tra programmi e modi di intendere la politica e il concetto di sinistra. Ma dalle parole di Scaramelli in ogni caso sembra emergere l’idea di quella superiorità che viene rinfacciata agli altri,i bersaniani. Fino a domenica è aperta la caccia ai voti mancanti perché Renzi possa vincere le primaria nazionale. A quelli di chi ha votato Vendola spera Scaramelli, Puppato e Tabacci ma anche quelli dello stesso Bersani. Immancabili ma senza risposte nette e chiare le domande sugli effetti del ciclone Renzi sulla politica senese. In particolare in vista della prossima scadenza elettorale al comune di Siena per le quali i partiti, associazioni nate come funghi e liste civiche stanno scaldando i motori. “Saranno i senesi a scegliere il loro sindaco” se la cava Scaramelli. Ma certo dopo questa consultazione il modo di fare politica potrebbe non essere più lo stesso. “D’ora in poi- aggiunge il sindaco di Chiusi- vince chi interpreta questo cambiamento”.