Riflessioni di due aderenti a Sena Civitas
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Riflessione di Fiorella Mariotti – collaborazione di Oliviero Appolloni
SIENA. Da giorni lo rimugino. Debbo dirlo: Benigni sa far ridere (riprende, deridendolo, il malcostume), dimostra di conoscere i nostri Padri fondatori, pur con qualche imprecisione; ma c’è come una questione di stile che lo allontana da me e, credo, non solo da me. Il corrosivo di per sé non mi piace. Ritengo persino che non serva. Tanto più quando si accostano e si propongono i Principi Fondamentali della nostra Carta costituzionale. Frutto non di atteggiamenti ridanciani, ossequiosi ad una chiara regia, ma di comportamenti vissuti. Quei politici che li produssero furono legati nell’intenzione dalla terribile e viva esperienza delle atrocità della guerra e dalle ferite che si portavano dentro. Certo la visione cristiana e personalista di De Gasperi e di La Pira non erano condivise da tutti gli altri, ma pervasero in modo fertile l’elaborazione del testo costituzionale, dando luce e senso particolare allo stesso valore del “lavoro”, giustamente posto al fondamento. Si trattava, allora, di menti serie, sgombre di ambizioni materiali. Oggi, forse, basterebbe che molti inadeguati politici si vergognassero pubblicamente al confronto con la compostezza, la capacità di convergenza, l’attenzione agli “altri” propria dei costituzionalisti.
La rampogna, nascosta nella riproposizione televisiva dei Principi Fondamentali, vale e deve valere non per i comuni cittadini, che ne sanno e ne subiscono i contenuti irrealizzati, ma per la classe politica italiana. Da tale responsabilità non si può esimere certa politica locale senese, che non è riuscita a dimostrare vere capacità di governo, avendone avuto la possibilità. La “mitezza” della nostra Costituzione, il “diritto mite” di cui ha scritto Zagrebelsky, è la sua forza profonda. La Temperanza è virtù costruttiva, come sapevano i nostri antenati.
Noi, moderati di centro destra per Siena, crediamo in una visione ed in una proposta politica non urlata, non aggressiva, ma pacata, incline all’ascolto e al servizio. Ci si dice che non siamo visibili. Valutiamo che le Sinistre italiane, “visibili” fin troppo, non siano resultate e non siano capaci di governo. Rivendichiamo la moderazione come “luogo” ed occasione di incontro e di intesa per i cittadini che ambiscono a veder governate con successo le proprie esigenze. Su tali concetti desideriamo ricostruire una società libera, capace di crescere e non condizionata da personalismi.
SENA CIVITAS – MODERATI DI CENTRO DESTRA PER SIENA
La rampogna, nascosta nella riproposizione televisiva dei Principi Fondamentali, vale e deve valere non per i comuni cittadini, che ne sanno e ne subiscono i contenuti irrealizzati, ma per la classe politica italiana. Da tale responsabilità non si può esimere certa politica locale senese, che non è riuscita a dimostrare vere capacità di governo, avendone avuto la possibilità. La “mitezza” della nostra Costituzione, il “diritto mite” di cui ha scritto Zagrebelsky, è la sua forza profonda. La Temperanza è virtù costruttiva, come sapevano i nostri antenati.
Noi, moderati di centro destra per Siena, crediamo in una visione ed in una proposta politica non urlata, non aggressiva, ma pacata, incline all’ascolto e al servizio. Ci si dice che non siamo visibili. Valutiamo che le Sinistre italiane, “visibili” fin troppo, non siano resultate e non siano capaci di governo. Rivendichiamo la moderazione come “luogo” ed occasione di incontro e di intesa per i cittadini che ambiscono a veder governate con successo le proprie esigenze. Su tali concetti desideriamo ricostruire una società libera, capace di crescere e non condizionata da personalismi.
SENA CIVITAS – MODERATI DI CENTRO DESTRA PER SIENA