Ed invitano i sindaci a "svegliarsi"
FIRENZE. Il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua condivide e rilancia il richiamo ai primi tittadini toscani, fatto dal sindaco di Suvereto, Giuliano Parodi, sulle pagine del Tirreno, a proposito della scalata di Acea sul servizio idrico integrato toscano. E, in particolare, riguardo al silenzio e all’immobilismo dei sindaci e del PD – di fatto al governo nella quasi totalità dei Comuni, oltre che alla Regione – su una questione di tanta rilevanza.
Da più di un anno i Movimenti per l’Acqua denunciano l’intenzione di ACEA di appropriarsi non solo della gestione del servizio idrico toscano ma, in una efferata logica di spartizione, di conquistare gran parte dell’Italia centrale. Le prime avvisaglie dell’operazione si ebbero quando sulla stampa si parlò della fusione tra Publiacqua/Acque/Acquedotto del Fiora, società in cui ACEA è già presente. Ora, la volontà di accaparramento prosegue con l’intento di entrare in ASA, attraverso l’acquisto concordato delle azioni di IREN, altro colosso privato delle multiutilities. E perchè non tirare in ballo anche l’azienda dell’alta Versilia, GAIA spa, oggi con capitale totalmente pubblico: sarà un caso, eppure di recente il Presidente di ASA ha lanciato la proposta di fusione tra le due aziende delle Costa.
Qualche politico forse ignora (?) o minimizza, ma senz’altro molti esponenti PD, con cariche amministrative di rilievo, sanno e addirittura sostengono questa colonizzazione di beni e servizi comuni da parte di privati ovvero speculatori finanziari. E preoccupante appare la mancanza di una presa di posizione immediata e decisa dell’unico sindaco 5 Stelle, Nogarin, alla guida di Livorno che in ASA possiede la maggioranza delle quote pubbliche.
Giustamente, Parodi, suona l’allarme: Sindaci toscani, svegliatevi! Già i soci privati delle aziende idriche, minoritari, detengono la governance e le scelte strategiche, volete lasciare campo libero alla loro dittatura? Vi siete dimenticati che nel giugno 2011 la stragrande maggioranza dei cittadini/e italiani hanno espresso tramite i referendum la volontà di ripubblicizzare l’acqua e gli altri beni comuni?
Se i sindaci, obbedienti alle direttive del partito al comando in Regione, oltre che nel Governo nazionale, proseguono a favorire in ogni modo la privatizzazione totale del servizio idrico, sapremo ancora più chiaramente, tutti/e quanti, chi sono i nemici della gestione pubblica, democratica e partecipata dell’acqua.
Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua