Prima convention nazionale per il movimento guidato da Giampiero Samorì
CHIANCIANO TERME. Saranno due giorni di confronto e programmazione per far capire come incidere radicalmente nello scenario politico nazionale. Il movimento dei “Moderati Italiani in Rivoluzione” guidati dal presidente Prof. Avv. Gianpiero Samorì, proprio in questi giorni è apparso alla ribalta su tutti i media nazionali, dalle pagine del Corriere della Sera, a servizi esclusivi su Panorama, piuttosto che occupare i vari talk show televisivi quali: Omnibus, Sky TG, Rai News, sino a Porta Porta di Bruno Vespa. E i “Moderati Italiani in Rivoluzione” partano proprio da Chianciano Terme per la prima grande convention nazionale, che fa registrare nella città termale un tutto esaurito, con pullman e auto provenienti da tutta Italia.
“Sono onorato che sia la terra di Siena a tenere a battesimo il neonato movimento politico, che senza esitazioni, ha già dichiarato essere pronto per candidarsi alle prossime elezioni. Il Presidente Samorì, ha peraltro già presentato ufficialmente, anche la propria candidatura alle primarie del centro destra. Lo ha fatto, accogliendo i vari solleciti delle tante associazioni, movimenti, liste civiche e illustre personalità, che lo sostengono e che hanno capito che proprio al fine di catalizzare tutto l’elettorato moderato, l’occasione delle primarie del PDL era una ghiotta circostanza per affermare la leadership di una figura come il Prof. Avv. Samorì, quale figura di quell’ area di riferimento, che oggi più che mai è orfana di nuovi leaders”
Queste le parole di Alessio Berni coordinatore regionale della Toscana, che negli scorsi giorni ha già accolto il presidente Samorì in occasione della presentazione regionale tenutasi all’hotel Mediterraneo di Firenze.
Il “civico” Berni, già coordinatore nazionale di Italia Civica, puntualizza la sua scelta di campo: “la componente civica e della società civile presente all’ interno di questo movimento è oggettivamente significativa, anche la mia presenza ne è la conferma, all’interno del coordinamento toscano sono già decine i componenti presenti attraverso l’adesione dei propri rappresentanti istituzionali; abbiamo intuito che tale contesto può esser l’unico contenitore inclusivo e ben disponibile a condividere una visione del rispetto delle identità e delle istanze territoriali; è opportuno far ripartire la politica proprio interpretando le esigenze locali dei cittadini e non delegando solo il centralismo decisionale. Oggi è opportuno che anche le realtà locali territoriali, al fine di materializzare i propri sforzi, passino da una fase di testimonianza ad una significativa e operativa rappresentanza, diversamente si rischia di vanificare l’importante lavoro svolto localmente, che talvolta necessita di risposte a più ampio raggio.”