Dalla Toscana sette i ragazzi a partecipare
PARIGI. Parla toscano e anche un po’ senese la campagna elettorale di François Hollande. Nella settimana del rush finale per le presidenziali in Francia, una delegazione di sessanta Giovani Democratici è partita alla volta di Parigi per tre giornate al fianco dei Giovani Socialisti francesi. Dalla Toscana sono stati sette i ragazzi a partecipare tra i quali anche i senesi Riccardo Pecciarini della segreteria provinciale Gd e Valeria Donato, della segreteria comunale della giovanile senese.
“E’ stata un’esperienza altamente formativa – hanno spiegato Pecciarini e Donato – La campagna elettorale francese è molto diversa da quella italiana. Per strada ci sono pochissime locandine elettorali e nessuna di queste è abusiva. Gli elettori, infatti, puniscono da anni i partiti che affollano le città per le elezioni e non tollerano l’abusivismo. I comizi si tengono spesso in locali o teatri, i sostenitori sventolano cartelloni con scritto il nome del loro futuro presidente e urlano invece di applaudire. Cambia però del tutto l’idea di politica – spiegano i due giovani senesi – e gli stessi movimenti giovanili funzionano solo come comitati elettorali, morendo una volta terminate le elezioni. Non per questo però mancano i contenuti nel programma, dai diritti al welfare fino all’ecologia. Al centro degli impegni i socialisti francesi hanno posto questioni fondamentali come: il potenziamento del personale nella scuola pubblica; la riduzione della dipendenza da energia nucleare tramite l’utilizzo di energia verde; i tagli agli stipendi dei manager; la lotta alla disoccupazione; gli ammortizzatori sociali e l’aumento del salario minimo. Insomma tutto quello che serve in un vero programma politico socialista”.
“Dopo l’appello al cambiamento che abbiamo lanciato dal palco del Congresso nazionale dei Giovani democratici che si è tenuto nella nostra città – hanno concluso i giovani senesi, ospiti del movimento socialista francese – e a seguito della firma del Manifesto di Parigi, che ha gettato le basi per una nuova Europa, crediamo che la vittoria di Hollande possa essere un passo determinante per invertire la rotta. Ora si può imboccare la strada del cambiamento e quando nel 2013, anche Italia e Germania andranno alle urne, allora sapremo se anch’esse saranno pronte a voltare pagina, e noi Giovani democratici saremo pronti a raccogliere la sfida”.