"Questo è lo stesso PD del quale il Valentini, anche se ora cerca di tirarsene fuori, è parte integrante" scrivono Giusti, Montigiani e Giunti
SIENA. Analizzando a mente fredda le situazioni politiche che si sono venute a creare in vista delle prossime Elezioni comunali di Siena, ci accorgiamo che qualcosa non quadra.
Quella che da molti in Città viene infatti sbandierata come “la novità di cambiamento”, ovvero la candidatura di Bruno Valentini a Sindaco per il Partito Democratico e la coalizione che ha governato Siena fino ad oggi, sembra tutto tranne che una novità.
Come sappiamo il Valentini è stato votato (da 2542 senesi) nelle primarie del PD e da subito lo abbiamo visto parlare e cercare di stringere accordi con personaggi e forze politiche che già hanno avuto a che fare con il “vecchio” Sistema Siena e con la rovina della nostra Città.
Questo sarebbe il rinnovamento?
Partire cercando accordi (e trovandoli anche, come abbiamo visto con i Riformisti) anche con Alberto Monaci e la sua compagnia, vale a dire personaggi legati al “vecchio” PD, non vuol dire assolutamente perseguire il cambiamento, ma solo lavorare per la continuità nel governo cittadino, proseguendo nella linea tracciata da Ceccuzzi, Cenni e Mussari.
Anche con Valentini il famoso “Groviglio Armonioso” serra i suoi ranghi, pronto a rimettere le mani su Siena e nelle tasche dei Senesi.
In più: Valentini non era il Sindaco di Monteriggioni? Per non far commissariare il suo Comune ha trovato “l’idea giusta”, figlia dalla vecchia politica che non abbandona certo questi falsi fautori di novità della nostra Città. Ancora oggi ci chiediamo come facciano i Senesi a farsi imbambolare dalle parole di questo Partito e continuare a votarlo, nonostante tutti i danni che ha fatto nella nostra meravigliosa città. Non scordiamoci, infatti, che il Monte dei Paschi, la Fondazione, l’Università ed il Comune (tanto per fare qualche esempio…) hanno debiti insanabili o meno per colpa delle gestioni che il PD senese ha fatto negli ultimi anni.
Questo è lo stesso PD del quale il Valentini, anche se ora cerca di tirarsene fuori, è parte integrante e lo sarà ancora di più in modo palese se proseguirà con questa “politica” di continuità portata avanti dai vari esponenti del PD negli ultimi anni.
Certo c’è da dire che dopo la candidatura di Valentini abbiamo assistito alla corsa frenetica di alcune persone per salire sul carro del vincitore. Anche persone che fino al giorno prima erano palesemente schierate altrove, con l’ala ceccuzziana del PD. A Siena l’importante è una poltrona o è meglio la coerenza?
Oramai l’unica cosa che speriamo è che i Senesi con la “S” maiuscola capiscano che ancora una volta la “Gioiosa macchina da guerra” del PD locale è li solo per continuare a spolpare la nostra Città e non certo per rimetterla a posto. Se avessero voluto rimettere a posto le cose già lo avrebbero fatto.
È, infine, corrispondete a verità oppure no che anche il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, stia remando a fianco del PD senese per mettere i suoi uomini ai vertici delle istituzioni? Dopo il calabrese Mussari ed il chianino Ceccuzzi, i Senesi accetteranno il fiorentino Renzi a comandarli?
Francesco Giusti – Maurizio Montigiani – Anna Giunti
Candidati Lega Nord nella lista Impegno per Siena – Falorni Sindaco