"Siena è stabilmente nelle prime posizioni delle classifiche sulla qualità della vita, ed è sempre ai primi posti nelle classifiche del reddito pro capite"
SIENA. Ma questa litania che a Siena tutto va male, ma siamo così sicuri che sia vera? Io non ne sarei tanto certo!
Sicuramente abbiamo vissuto una crisi, soprattutto nel periodo 2012/2013, va però ricordato che in quei 2 anni il pil nazionale ha perso circa 4,5 punti percentuali, come se non bastasse per noi Senesi quel periodo è coinciso con la crisi della banca, della fondazione e il commissariamento del Comune. Mi sembra però di poter constatare che, nonostante l’interruzione dell’importante flusso delle erogazioni della Fondazione, la Città si sia prontamente ripresa. Siena è stabilmente nelle prime posizioni delle classifiche sulla qualità della vita, ed è sempre ai primi posti nelle classifiche del reddito pro capite, il tasso di occupazione è fra i più alti a livello nazionale, i depositi dei cittadini senesi e molti altri indicatori non “di parte” indicano chiaramente che qui, si sta molto meglio che altrove. Ho lavorato in molte città ed ho conosciuto realtà economiche e sociali poco esaltanti e spesso amare.
Scendendo un po’ più nel dettaglio sull’amministrazione comunale: come non apprezzare l’abbattimento del debito di oltre 40 milioni, che oltretutto è stato realizzato senza penalizzare i servizi essenziali. In quest’ultima parte di mandato, le cose sono ancora migliorate e adesso è possibile parlare di investimenti. Qualche esempio, 10 milioni per una nuova scuola a San Miniato, 10 milioni per le periferie, circa 6 milioni per la nuova illuminazione e nuove telecamere per aumentare la sicurezza, un milione e mezzo per sistemare le strade devastate dal gelo di marzo. L ‘elenco non si ferma qui, ricordo la ristrutturazione delle due piscine cittadine, la pavimentazione di numerose vie del centro (in parte da completare) la riduzione del canone dei bollini mensili per la sosta, ultimo, ma sicuramente non per importanza il Santa Maria della Scala. Il nostro museo, finalmente sembra aver trovato la sua strada, 18,000 mq. completamente fruibili e a breve una grande sala congressi.
Vorrei infine ricordare la prosecuzione e il consolidamento e la concretizzazione di iniziative quali: le “strade bianche”, evento di rilevanza mondiale, altri eventi eccezionali come la mostra del Lorenzetti, del Salini e altre come “il Mercato nel campo”. Ma siamo proprio sicuri che viviamo in una città distrutta? Siete così certi che sia necessario un cambiamento radicale dell’attuale amministrazione?
Lavorare all’interno delle istituzioni non è semplice, come erroneamente si potrebbe pensare, nel cammino spesso si incontrano ostacoli e limiti.
Anche in considerazione delle attuali vicende politiche nazionali per la formazione del Governo, consiglierei una attenta e ponderata riflessione.
Guido Landi