"La società si deve liberare dall'accordo con l'AC Siena"
SIENA. La vicenda legata alle sorti dell’Associazione Sportiva Taverne d’Arbia, conosciuta come “ASTA”, è ormai nota a tutti, ai politici, alle Istituzioni e ai semplici cittadini. E’ bene però ricordare che quanto succede è estremamente dannoso in termini sociali per la nostra comunità. Infatti è solo grazie alla forza di volontà mostrata dalla dirigenza dell’ASTA e dai sacrifici dei genitori delle centinaia di bambini praticanti che il danno non è diventato irreparabile. Ma quanto potrà durare? Non molto ancora.
La società si sta indebitando per garantire la continuità dell’attività e gli atti messi in campo dal Commissario Laudanna sono solo un sorso di placebo che a nulla è servito.
L’ASTA deve riappropriarsi del suo destino e deve essere messa in condizione di potersi “liberare” dall’accordo con l’A.C. Siena che è ormai superato; infatti la Società bianconera non dava e non da nessuna garanzia né economica né esecutiva sul completamento del progetto. Per questo auspico, e ne sono certo, che la coalizione di cui faccio parte e che sostiene Eugenio Neri, una volta al governo della città metterà al primo posto, tra le questioni legate allo sport e alla socialità dei giovani, la ricerca di soluzioni adeguate affinché la gloriosa società di Taverne d’Arbia possa riprendere la gestione dei lavori in modo diretto, tornando così, padrona del suo destino.
Ad un passato pieno di successi farà dunque seguito un futuro altrettanto ricco di prospettive e di forte impatto sulla socialità dei giovanissimi abitanti del vasto quartiere dove l’ASTA svolge da anni un’attività straordinaria.