Il segretario provinciale condivide le parole di Talli del Pd di Gracciano
SIENA. “Condivido le parole di Gabriele Talli ed esprimo il pieno sostegno all’impegno di chi, nel nostro territorio, lavora per accogliere e dare un aiuto concreto a chi arriva nel nostro Paese fuggendo da situazioni di guerra, povertà o persecuzione. Questo é un dovere cui il nostro Paese deve rispondere e ringrazio i nostri sindaci, le associazioni e le nostre comunità. Voglio anche dare la mia solidarietà a quelle istituzioni attaccate in modo sguaiato dalla Lega Nord nelle ultime settimane, come accaduto a Sovicille”. Con queste parole Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Pd commenta l’intervento del segretario di circolo del Pd di Gracciano e più in generale l’accoglienza dei profughi in provincia di Siena.
“Il caso di Gracciano – continua Guicciardini – così come l’impegno espresso da molte amministrazioni per attivare pratiche che favoriscano l’integrazione e l’impiego dei profughi in attività socialmente utili sono esempi positivi di chi cerca di dare un contributo concreto. Le chiacchiere di alcuni esponenti politici della destra locale e nazionale stanno a zero e spesso sono infarcite da una grande ignoranza sul problema. Bisognerebbe, per esempio, sempre distinguere tra immigrati e profughi e conoscere le differenze tra i vari flussi che portano nel nostro Paese tante persone provenienti da zone di crisi o di guerra. Con il populismo e la demagogia si aggrava il problema e non si porta alcun contributo a un fenomeno che è reale e non si ferma con le parole e i proclami. La Regione Toscana, da questo punto di vista, ha avviato un percorso positivo di ‘accoglienza diffusa’ che, oltre alle istituzioni, coinvolge la rete di gruppi di volontariato e associazioni di promozione sociale. Un percorso che sta dando risultati positivi”.
“L’impegno per l’accoglienza – conclude Guicciardini – deve poter contare sul contributo di tutte le istituzioni ma naturalmente le politiche internazionali e le risposte dell’Europa sono la chiave per governare la questione senza esserne sopraffatti. Non ci dobbiamo nascondere che la situazione di forte instabilità politica di alcune aree che si affacciano sul Mediterraneo ha provocato un aumento dei flussi che va gestito con la solidarietà di tutta l’Unione Europea. Sono d’accordo con il premier Renzi quando dice che l’Italia non ‘rinuncerà a salvare nemmeno una vita e che non ci lasceremo andare a scene di isteria perché in un anno arriva qualche migliaio di profughi in più, ma avere una risposta europea serve innanzitutto all’Europa, prima che all’Italia”.