Il segretario provinciale sottolinea lo squilibrio delle condizioni poste dall'Unione Europea
SIENA. Una lettera accalorata per chiedere che il Pd nazionale faccia sentire la sua voce nei confronti del governo in difesa di Banca Mps e dei suoi lavoratori. E’ quella scritta in queste ore da Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Pd di Siena al segretario nazionale dei democratici, Guglielmo Epifani in merito alle condizioni poste dall’Ue a Banca Mps.
Il governo interceda sull’Ue per garantire a Mps le stesse condizioni di altri istituti bancari. “Le condizioni poste dall’Unione europea a Banca Mps– ha scritto Guicciardini – oltre ad essere durissime sono squilibrate rispetto al trattamento riservato ad altri istituti bancari europei coinvolti in operazioni di sostegno pubblico. Il Governo ha il dovere di mettere in campo tutti gli sforzi perché a Mps vengano garantite le stesse condizioni, offerte alle atre banche europee, in termini di tempi e di modalità per l’aumento di capitale e il rimborso del capitale pubblico. “In ballo” ci sono il futuro della terza banca italiana, della prima azienda della Toscana, ma soprattutto il futuro di migliaia di dipendenti e delle loro famiglie che, dopo aver sostenuto sacrifici molto duri, rischiano di continuare a pagare errori e scelte sbagliate di cui non sono responsabili. Qualsiasi valutazione, a partire da quella europea, deve tenere conto degli impegni assunti e dei sacrifici fatti negli ultimi mesi da Mps”.
Su Banca Mps, il Pd nazionale si faccia sentire. “Il Pd– ha scritto Guicciardini – come forza popolare e ancorata ai valori del lavoro e del riformismo ha il dovere di impegnarsi in difesa di tutti i lavoratori, come quelli di Mps che sono anima e forza della Banca. Il lavoro fatto nell’ultimo anno dal management di Banca Mps, in condizioni difficilissime deve essere tenuto in debita considerazione. Non si può però rischiare che le misure imposte dall’Unione Europea costringano Mps a fare scelte di aspro impatto sociale sul personale che andrebbero ad indebolire la Banca stessa, oltre a quelle misure già necessarie”.
A Siena un gruppo dirigente giovane sconta colpe non sue, spesso in solitudine. “Io ho 29 anni – spiega Niccolò Guicciardini a Epifani – e da poco più di un anno faccio il segretario del Pd di Siena. Sei venuto a Siena mettendoci la faccia e conosci bene la nostra situazione. Mi sono ritrovato, insieme ad un gruppo dirigente molto giovane, a scontare colpe non nostre accumulate dal Pd negli ultimi anni con molti dei protagonisti del passato che continuano a pontificare, non paghi dei loro errori e addirittura a volte animatori di liste avverse al Pd. Con dignità e senso di responsabilità abbiamo messo la faccia davanti ai nostri iscritti e ai nostri elettori. Dopo aver fatto i conti con la mia passione per la politica, i miei valori e dopo aver trascorso un’estate in giro per le decine di Feste della provincia di Siena, ho deciso di esprimerti il mio disagio e quello della nostra gente anche di fronte al teatrino della politica nazionale che spesso viene rappresentato sulla stampa”.
E’ l’ultima chance per il Pd. “In un momento nel quale la politica dovrebbe dimostrarsi forte e vicina alle persone – ha detto Guicciardini – il Pd è affaccendato in una “guerra tutta interna” che lo allontana sempre più dai cittadini. Questa è la nostra ultima chance per dimostrare alla gente che il Pd è molto di più di un fiume di “correnti impazzite” e che è soprattutto una forza che mette al primo posto le idee e il Paese. Nel congresso, oltre a scegliere le persone che guideranno il Pd, dovremo dimostrare tutto questo”.