Da lì gli altri progetti in Italia e all’estero. Lo stabilimento Perugina di San Sisto fa da apripista
di Letizia Pini
PERUGIA. Si è tenuta oggi, ancora in modalità remota, la conferenza stampa di presentazione dello studio sull’impatto economico generato da Nestlé in Umbria nel 2020. E’ il primo studio di analisi del contribuito fornito dal Gruppo Nestlé a livello regionale in termini di occupazione, impulso alla filiera e all’economia del territorio.
Nel 2020 il Gruppo Nestlé ha creato 132 milioni di euro di valore condiviso in Umbria, pari allo 0,6% del PIL della regione, in un anno contraddistinto dalle ripercussioni dell’emergenza sanitaria sul tessuto economico e sociale del territorio.
Dallo studio “Nestlé crea valore per l’Umbria”, redatto da Althesys Strategic Consultant, in particolare emerge che, per ogni euro di prodotto venduto in Umbria dal Gruppo Nestlé, vengano generati 2,5 euro per l’economia del territorio.
Ha spiegato Alessandro Marangoni di Althesys Strategic Consultant “La metodologia utilizzata nello studio certifica che si può riprodurre la ricchezza oltre i confini dell’impresa. E abbiamo ‘dimensionato’ il concetto quantitativamente”
Le attività di Nestlé in Umbria hanno garantito un significativo stimolo ai consumi con 46 milioni di euro di salari creati in regione, supporto concreto all’interno della filiera con 82,8 milioni di euro di fatturato assicurato a fornitori e distributori e di contribuzione fiscale con 27 milioni di euro. Questi numeri risultano ancora più rilevanti se rapportati con il contesto industriale umbro, caratterizzato prevalentemente da microimprese[1] con meno di 10 addetti, in cui Nestlé emerge come la prima azienda alimentare della regione Umbria e una delle più importanti industrie che operano sul territorio.
Il perfetto bilanciamento tra tradizione, innovazione e sperimentazione inoltre ha trovato manifestazione nelle nuove produzioni avviate nello stabilimento Perugina di San Sisto. I Granellati, la gamma Nero Perugina e le limited edition di Baci Perugina, a cui, dopo i fortunati lanci di Baci Rosa e Baci Gold, si è aggiunta Baci Dolce Vita, realizzata in collaborazione con Dolce&Gabbana, testimoniano il ruolo cruciale che lo stabilimento riveste nelle strategie di crescita del Gruppo.
“All’interno della fabbrica produciamo complessivamente 496 referenze, inclusi brand quali Crunch, Kit Kat e Galak per le nostre affiliate estere con volumi sempre crescenti. ” – ha commentato Marco Muratori, direttore dello stabilimento Perugina di San Sisto – “La grande professionalità, passione ed esperienza delle nostre persone che lavorano nello stabilimento di San Sisto, coniugando competenze tecniche e tradizione nel campo confiserie, costituiscono un tassello fondamentale del successo imprenditoriale della Perugina e dell’esportazione in tutto il mondo del ‘saper fare’ del nostro Paese”.
“Nel 2020 lo stabilimento Perugina di San Sisto ha registrato un volume di produzione in crescita del 10% rispetto al 2019, di cui ben il 57% dedicato all’export” – ha affermato Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato Gruppo Nestlé Italia e Malta – “Questi numeri dimostrano che il piano industriale per l’ammodernamento e lo sviluppo internazionale dello stabilimento Perugina di San Sisto sta dando risultati positivi nonostante le difficoltà legate alla pandemia”.
Nestlé ha trasformato San Sisto, attraverso un piano di rilancio e sviluppo di 60 milioni di euro nel triennio 2016-2018, in un HUB Internazionale per la produzione del cioccolato in Europa, coniugando eccellenza produttiva, tradizione e sostenibilità. Da sempre consapevole dell’importanza di promuovere un modello di business sostenibile e in grado di generare valore condiviso nelle realtà locali in cui opera, Nestlé nelle fasi più critiche dell’emergenza pandemica ha voluto condividere un forte segnale di vicinanza e supporto alla comunità umbra attraverso donazioni in denaro o in prodotti sul territorio per un importo superiore a 300.000 euro.
Il legame tra Nestlé e l’Umbria trova nello stabilimento Perugina di San Sisto il punto di partenza di una lunga storia imprenditoriale di valorizzazione dell’eccellenza umbra e di innovazione nel solco della migliore tradizione artigianale italiana.
Alla domanda del Cittadino on Line se lo studio di analisi avrebbe coinvolto altri territori oltre la regione Umbria, Marco Travaglia, presidente e Amministratore Delegato Gruppo Nestlé Italia e Malta ha precisato: “Questo è il primo studio effettuato. Siamo partiti dall’Italia e per gradualità, dalla regione dove c’è una nostra presenza industriale importante come lo Stabilimento di San Sisto. Ma già abbiamo avviato uno studio similare di ‘valore condiviso’ in Campania a Benevento e poi proseguiremo in Lombardia e Veneto”.
Credo che sia fondamentale oggi più che mai, e soprattutto dopo quanto vissuto e stiamo ancora vivendo con la pandemia, avere esempi di imprese benefit e di valutazione reale e certificata dell’impatto e del dimensionamento socio economico di un’impresa su un territorio. Molti sono gli aspetti da considerare e nella filiera che parte ‘a monte’ fino ad arrivare ‘a valle’ come ci hanno raccontato oggi dalla Nestlè – dalle materie prime, dai territori dove vengono prodotte, all’endorsement dei lavoratori fino alla distribuzione di vendita tramite i fornitori, percorso logistica e distribuzione vendita, valore aggiunto generato, occupazione creata e contributo alla collettività con contribuzione fiscale – restano i numeri da cui non si scappa e l’esempio che chi li ha generati funge per tutti gli altri. Non solo sostenibilità a parole, ma certificazione dei fatti. E i ‘numeri’ di cui sopra, non mentono.
Il Gruppo Nestlé, presente in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 per la produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone. Good food, Good life è la nostra firma e il nostro mondo. Da più di 100 anni presente in Italia, Nestlé si impegna ogni giorno con azioni concrete ad esprimere con i propri prodotti e le marche tutto il buono dell’alimentazione. L’azienda opera in Italia in 9 categorie con un portafoglio di numerose marche che si impegnano costantemente per offrire prodotti buoni, nutrizionalmente bilanciati e con etichette trasparenti, tra questi: Meritene, Pure Encapsulations, Vitan Proteins, Optifibre, Modulen, S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite Sanpellegrino, Aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.