Nei primi sei mesi dell’anno il Gruppo Montepaschi ha appunto conseguito un utile netto di 522,2 milioni di euro, considerando anche gli effetti della PPA (Purchase Price Allocation) dell’operazione Antonveneta (1 mese) e Biverbanca (6 mesi). L’utile netto di periodo ante PPA consolidato si attesta a 532,3 milioni (+2,6% a/a). Il conto economico del Gruppo risente della presenza di molti elementi non ricorrenti (svalutazioni connesse al Gruppo Hopa/Fingruppo, indeducibilità interessi passivi, cessione asset, oneri integrazione). Il margine della gestione finanziaria ha raggiunto i 2.516,5 milioni di euro ed il risultato operativo netto (al netto di 1.482,2 milioni di euro di oneri operativi e di 431 milioni di euro di rettifiche di valore nette su crediti e su attività finanziarie) i 603,4 milioni di euro.
I principali risultati consolidati del Gruppo Montepaschi (ante acquisizione di Banca Antonventa)
Nei primi sei mesi del 2008 il Gruppo Montepaschi ha conseguito risultati commerciali di rilievo, proseguendo il positivo trend di sviluppo del patrimonio relazionale che ha permesso di accrescere il proprio inserimento di mercato nei principali segmenti di business.
Sotto il profilo operativo e reddituale, sono in crescita gli aggregati patrimoniali e commerciali, con significativi incrementi dei volumi intermediati con la clientela anche in termini di quote di mercato e i ricavi “core”, come testimoniano i progressi del margine di intermediazione primario (+6,4% “a perimetro omogeneo” con il precedente trimestre, +7,3% “a perimetro omogeneo con applicazione degli IFRS5” o più brevemente “IFRS 5”).
In particolare l’analisi del margine della gestione finanziaria ed assicurativa consolidato evidenzia, nel confronto “a perimetro omogeneo”:
– un margine di interesse in crescita del 12,9% rispetto al primo semestre 2007 (+12,9% IFRS 5) con un livello trimestrale in crescita del 3,5% rispetto al primo trimestre 2008 e del 14,6% rispetto al secondo trimestre 2007.
– commissioni in calo del 5,5% rispetto al semestre precedente (-3,8% “IFRS 5”). All’interno delle commissioni a fronte di un calo dei proventi derivanti dalla gestione del risparmio si registra una crescita del contributo dei proventi da servizi tradizionali (+3,4%).
– un risultato netto da negoziazione/valutazione attività finanziarie in calo nel confronto a/a (-76,7%), ma in crescita di 79,7 mln€ nel secondo trimestre 2008, che consente di compensare il risultato negativo del primo trimestre, nonostante che la turbolenza dei mercati finanziari non si sia attenuata.
Complessivamente il margine consolidato della gestione finanziaria ed assicurativa fa registrare una dinamica su basi omogenee del -3% (-2,5% IFRS 5) che assorbe, anche se solo parzialmente, la diversa contribuzione ai ricavi della gestione finanziaria fornita dall’attività di finanza influenzata dall’andamento dei mercati finanziari. A livello di evoluzione trimestrale i ricavi della gestione finanziaria ed assicurativa del 2° trimestre 2008 si pongono in consistente aumento (+11%) rispetto al 1° trimestre 2008.
Per quanto riguarda il costo del credito e delle attività finanziarie si evidenziano:
– “rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti” in crescita del 39,1% su basi omogenee (+39,8% IFRS5) principalmente a causa delle svalutazioni connesse al Gruppo Fingruppo/Hopa, per un importo di 54 mln€ ed esprimono un tasso di provisioning pari a circa 55 b.p. e circa 50 b.p. (al netto delle svalutazioni su Fingruppo/Hopa).
– “rettifiche nette di valore per deterioramento di attività finanziarie” che scontano l’ aggiornamento della valutazione della partecipazione in Hopa per 84 milioni di euro, che ne ha portato il valore unitario delle azioni in carico a 0,10 euro.
Gli oneri operativi flettono dello 0,4% (-0,5% IFRS5).In particolare:
– le “spese per il personale”, pur assorbendo l’incremento previsto nel rinnovo del CCNL (applicazione delle nuove tabelle salariali con decorrenza 1/1/2008), evidenziano un trend in calo (-0,6%, -0,7% IFRS5)
– le “altre spese amministrative” assorbono gli oneri relativi alle attività progettuali connesse alla predisposizione del Nuovo Piano Industriale di Gruppo e al proseguimento del piano di espansione della rete distributiva (apertura di nuovi 14 punti vendita) e presentano una dinamica del -0,6% (- 0,7% IFRS5)
– le “ rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali” crescono del 4,3% (4,6% IFRS5) Per effetto delle dinamiche sopra menzionate, il risultato operativo netto si pone in calo del 29,8% (-29,2% IFRS5), scontando gli oneri relativi a Hopa (al netto delle quali la dinamica salirebbe a -17,3%), nonché l’andamento in flessione dei proventi da negoziazione/valutazione delle attività finanziarie.
Alla formazione dell’utile netto concorrono infine utili da cessione di investimenti per 27,8 milioni di euro relativi alla cessione di due immobili da parte di MP Banque e Banca Toscana e utili da partecipazioni pari a circa 200 milioni relativi principalmente all’operazione di cessione di Banca Depositaria al Gruppo Intesa-San Paolo Spa in data 14 maggio 2008 (plusvalenza di circa 198 milioni) nonché alla cessione di Fontanafredda (plusvalenza di circa 30 milioni) e Finsoe (minusvalenza di circa 35 milioni).A completare il quadro reddituale concorrono imposte complessive per un “tax rate” “facciale” intorno al 32,2% che al netto della indeducibilità degli interessi passivi scende al 28,4%.
Al fine di evidenziare gli elementi non ricorrenti presenti nel conto economico semestrale del Gruppo Montepaschi (ante acquisizione Antonveneta) ne riportiamo di seguito un riassuntivo dettaglio.
Elementi positivi non ricorrenti:
– Plusvalenza cessione Banca Depositaria: 198 milioni di euro (valori lordi)
– Plusvalenza cessione Fontanafredda: 30 milioni di euro (valori lordi)
– Plusvalenza cessione altre partecipazioni minori: 7 milioni di euro (valori lordi)
– Cessione immobili non strumentali: 28 milioni di euro (valori lordi)
Elementi negativi non ricorrenti:
– Svalutazione partecipazione Hopa: 83,7 milioni di euro (valori lordi)
– Svalutazione crediti Fingruppo: 54 milioni di euro (valori lordi)
– Perdita cessione Finsoe: 35 milioni di euro (valori lordi)
– Perdita cessione VIM: 9 milioni di euro (valori lordi)
L’utile netto del Gruppo Montepaschi (ante acquisizione Antonveneta) al netto degli elementi non ricorrenti appena descritti risulterebbe pertanto pari a circa 460 milioni di euro.
A livello di singole Unità di business del Gruppo si segnalano infine soddisfacenti risultati, oltre che per Antonveneta, anche per le controllate Banca Toscana e Banca Agricola Mantovana.
Banca Toscana – Utile Netto: 89,1 milioni di euro (+21% a/a)
BAM – Utile Netto: 14,7 milioni di euro (-69,6% a/a, +27,4% al netto delle svalutazioni legate a Hopa/Fingruppo )
Banca MPS – Utile Netto: 603,1 milioni di euro (+20,2% a/a, +21,6% al netto delle svalutazioni legate a Hopa/Fingruppo)
Biverbanca – Utile Netto: 22,2 milioni di euro (+12,8% a/a)
Con riferimento al Segment Reporting previsto dalla normativa IAS 14, queste le principali evidenze:
Commercial Banking/Distribution Network:
– margine della gestione finanziaria e assicurativa: +1,8% anno su anno
– risultato operativo netto: +5,9% anno su anno
– impieghi verso clientela: +13,5% anno su annoPrivate Banking/Wealth Management:
– margine della gestione finanziaria e assicurativa: -12,6% anno su anno
– risultato operativo netto: -40,4%anno su anno
– raccolta diretta: + 35,8% anno su anno
Corporate Banking/Capital Markets:
– margine della gestione finanziaria e assicurativa: +9,2% anno su anno
– risultato operativo netto: -3,5% anno su anno (ma +10,3% al netto rettifiche su Hopa/Fingruppo)
– impieghi vs clientela: +3,9% anno su anno I risultati di Antonveneta
I risultati dei primi sei mesi di Antonveneta mostrano importanti evidenze (soprattutto nel secondo trimestre) in termini di ripresa commerciale e di qualità dell’attivo. Qui di seguito ne riportiamo le più significative risultanze:
– Margine di interesse a 552,7 milioni di euro (+4,1% rispetto al primo semestre 2007), con un secondo trimestre che mostra una sostenuta accelerazione rispetto ai primi tre mesi dell’anno, nonché rispetto al secondo trimestre 2007 (+6,5% t/t, +8,4% a/a).
– Commissioni nette a 247,5 milioni di euro (rispetto ai 260,2 milioni di euro del primo semestre 2007), ma con un secondo trimestre che si pone in forte crescita sia rispetto al primo trimestre 2008 (+10,3%) sia rispetto al secondo trimestre del 2007 (+2,9%).
– Margine di intermediazione primario a 800,2 milioni di euro, +1,1% rispetto al primo semestre 2007 e con il secondo trimestre dell’anno che avanza del 7,6% rispetto ai primi tre mesi dell’anno.
– Oneri operativi per 517,3 milioni di euro (-6,0% rispetto al primo semestre 2007).
– Rettifiche su crediti per 126,2 milioni di euro (111,3 milioni di euro nel primo semestre 2007, ma in calo del 38% rispetto al dato del secondo semestre 2007), che includono circa 22 milioni di euro di svalutazioni connesse a Fingruppo. La copertura sulle sofferenze (i cui flussi sono in calo nel secondo trimestre del 23% rispetto ai primi tre mesi del 2008) sale al 69%.
– Rettifiche su attività finanziarie per 39,9 milioni di euro (1,6 milioni di euro nel primo semestre 2007), che includono l’aggiornamento della quotazione della partecipazione in Hopa per 10 milioni di euro.
– Oneri di integrazione per 81,4 milioni di euro.
– Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte si attesta a 67,2 milioni di euro derivanti dalla cessione di Interbanca.
– Utile netto che si attesta a 76,5 milioni di euro, ma sopra i 100 milioni di euro escludendo gli oneri di integrazione e le componenti non ricorrenti appena descritti.
– Volumi commerciali: impieghi +5,4%, raccolta diretta +9,7% rispetto al primo semestre 2007. – Banca Reale: 3.000 nuovi conti correnti in Giugno, 1.000 nuovi clienti retail a Luglio. I principali risultati consolidati del Gruppo Montepaschi (compreso il contributo di 1 mese di Antonventa): Aggregati Patrimoniali – (SCHEMA A) L’operatività commerciale dei primi sei mesi del 2008 per il Gruppo Montepaschi, in termini di gestione del risparmio e del credito, si è tradotta in un apprezzabile sviluppo dei principali aggregati patrimoniali e delle rispettive quote di mercato.La raccolta diretta si attesta sopra i 139 miliardi di euro, la raccolta indiretta supera i 120 miliardi.
In particolare per il solo Gruppo Montepaschi (ante acquisizione Antonveneta) nei primi sei mesi dell’anno sono stati collocati circa 7 miliardi di euro di prodotti di risparmio (6,1 miliardi di euro nello stesso periodo del 2007), fra cui 2,160 miliardi di euro di raccolta premi assicurativi, 7,1 miliardi di euro di obbligazioni lineari/strutturate e circa -2,28 miliardi di euro di fondi comuni/sicav.
Per Antonveneta la raccolta diretta (pari a 25 miliardi) avanza del 9.7% rispetto a fine anno.I crediti verso la clientela sfiorano i 140 miliardi di euro.
Si segnalano ancora, per il solo Gruppo Montepaschi (ante acquisizione Antonveneta), importanti risultati sia in termini di erogazioni di credito sia di crescita di quote di mercato. I mutui superano i 4 miliardi di euro, il credito al consumo avanza del 10,9% anno su anno, Mps Capital Services Banca per le imprese +43% a/a e il turnover factoring (+38,3%). Significative evidenze anche dalla crescita delle rispettive quote di mercato nei principali business: leasing +130 bps rispetto a fine 2007, factoring +210 bps e il credito al consumo +40 bps. I crediti di Antonveneta si attestano a circa 32 miliardi di euro. Con riferimento alla qualità del credito il Gruppo Montepaschi chiude il primo semestre 2008 con un’esposizione netta in termini di crediti deteriorati di 6,3 miliardi, che accoglie anche gli importi di Banca Antonveneta pari a 1,9 miliardi. Su basi omogenee l’incidenza sugli impieghi verso clientela complessivi è del 4,07% e quella dei crediti in sofferenza e ad incaglio, al netto delle rettifiche di valore, del 3,3%, in crescita rispetto al 3,01% del 31 dicembre 2007 principalmente per la classificazione a rischio anomalo delle posizioni facenti capo a Hopa/Fingruppo. I presidi a copertura dei crediti deteriorati risultano in crescita rispetto a fine anno con un’incidenza sull’esposizione complessiva lorda pari al 44,5%. In particolare, risulta pari al 58,5% (51,6% al 31 dicembre 2007) per le sole sofferenze lorde, che a livello di banche commerciali esprimono coperture mediamente intorno al 60%. Il predetto incremento delle coperture delle sofferenze lorde è legato all’incremento dei presidi a copertura del rischio e, soprattutto, all’ingresso di Banca Antonveneta le cui sofferenze lorde presentano una copertura intorno al 69% dovuta anche alla diversa politica di write off. Il Tier I ratio (5,1%) beneficia di 541 milioni di euro degli effetti della PPA (di cui sintetizziamo qui di seguito le preliminari evidenze e gli impatti sul goodwill).