SIENA. La crisi del camper, gli studi di settore, ed in particolare nelle città termali, gli aiuti alle imprese agricole, i treni dei pendolari e la situazione economica delle università italiane, compresa quella senese, approdano nel decreto "anticrisi" con gli emendamenti presentati dai deputati del Partito democratico, Franco Ceccuzzi e Susanna Cenni.
In questi giorni, infatti, prima della pausa natalizia e della ripresa dei lavori in Aula, prevista per mercoledì (7 gennaio), i gruppi parlamentari stanno segnalando gli emendamenti che ritengono di maggiore interesse, tra gli oltre 1.300 in discussione nelle Commissioni Finanze e Bilancio, e sui quali chiedono un pronunciamento dell'esecutivo. La discussione del pacchetto "anticrisi" proposto dal governo, poi, riprenderà il 7 gennaio nelle Commissioni per poi arrivare nell'Aula di Montecitorio lunedì 12 gennaio, quando ci sarà il pronunciamento del governo.
Università di Siena. Nei giorni scorsi il deputato del Pd, Franco Ceccuzzi è intervenuto a nome del gruppo del Pd sul tema dei mutui prima casa, degli studi di settore, del rapporto tra il fisco e le imprese. "L'emendamento da me presentato alla norma sblocca-pagamenti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese – spiega Ceccuzzi – è collegata alla deroga per il limite percentuale di indebitamento delle università rispetto al Fondo di Finanziamento ordinario. Questo consentirebbe agli Atenei indebitati, come quello di Siena, di varare un piano di risanamento a lungo termine, grazie alla possibilità di elevare i parametri di stipula dei mutui con la Cassa Depositi e Presiti fino a 40 anni, ripianando, così, i deficit di bilancio. Due le condizioni: una comprovata situazione debitoria e un piano di risanamento, approvato dai Ministeri dell'Economia e dell'Istruzione".
Chianciano Terme. "In secondo luogo – continua Ceccuzzi – abbiamo segnalato alle Commissioni Finanze e Bilancio della Camera due emendamenti sui contratti di servizio per il trasporto pubblico locale, che riguardano il corridoio degli Intercity per i pendolari. Abbiamo posto, poi, attenzione agli studi di settore e al termalismo. Una loro revisione congiunturale per le città a monocultura termale, come Chianciano Terme, avrebbe una funzione di ammortizzatore sociale. In quasi venti anni di crisi del termalismo socio-sanitario, lo Stato non ha messo in campo alcun intervento. E' evidente, infatti, che le imprese commerciali e ricettive di Chianciano, non possono raggiungere i fatturati standard attesi dall'amministrazione finanziaria. L'ammissibilità dell'emendamento riconosce la descrizione delle città in crisi quando abbiano un rapporto tra posti letto e residenti pari o superiore ad 1,5 e nelle quali, negli ultimi 15 anni, si sia registrato un decremento di presenze termali, documentato dai rimborsi a carico del Servizio Sanitario Nazionale, pari o superiore al 30 per cento. Sulla crisi del camper, infine, ma non ultimo, abbiamo chiesto di estendere gli ammortizzatori sociali a tutte le imprese della filiera, comprese quelle artigiane che ne sono sprovviste".
Agricoltura. "Il Pd – aggiunge Susanna Cenni – ha già espresso la sua valutazione sul complesso della manovra anticrisi, definendola insufficiente e non incisiva. Nonostante questo, non ci siamo sottratti dalla costruzione di proposte emendative che guardano ai punti di maggiore sofferenza del nostro territorio. Ricordiamo il quadro delle piccole e medie imprese della Valdelsa, che sarebbero normalmente escluse dalle attuali regole sugli ammortizzatori sociali, e la situazione delle imprese agricole. L'agricoltura non è mai nemmeno citata nel provvedimento anticrisi ed abbiamo, pertanto, predisposto proposte che intervengono in materia di fidi, di fondo di solidarietà e di prezzi".