Lo studio si limita ad un approccio zonale molto limitato e poco significativo
Pur condividendo la volontà di migliorare lo stato complessivo di quella zona, e di assicurare alla società sportiva un impianto sportivo moderno ed efficiente, gli EcoDem senesi non ne condividono l’impostazione per le seguenti ragioni:
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il progetto è fuori scala, sproporzionato come dimensioni rispetto al contesto storico in cui si colloca. Inoltre cementifica ancora di più una valle dove si trova una delle poche aree pubbliche verdi che meriterebbe invece di essere realmente riqualificata;
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il progetto aggraverebbe in modo serio i flussi di traffico nell’area di S.Prospero, con grave impatto su tutti i residenti e sulle attività turistiche presenti. L’ipotesi di mettere dentro lo stadio i posti auto del Pallone e di via Maccari, così da ampliare le aree da pedonalizzare va comunque presa in seria considerazione.
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il progetto presentato non chiarisce né dove giocherebbe la Robur nei 2-3 anni di lavori previsti, né affronta in modo serio i problemi di sicurezza legati a situazioni di emergenza per i 12.000 spettatori che le dovessero fronteggiare in caso di pericolo, in uno spazio così infossato;
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ci sono seri dubbi sulla sostenibilità economico-finanziaria dell’intervento, con il rischio che, anche se esso partisse, i lavori potrebbero fermarsi a metà offrendo un triste spettacolo a chi arriva a Siena: non abbiamo bisogno dell’ennesima opera incompiuta né di un cantiere permanente nel cuore della città. Inoltre non vi può essere alcuna certezza che i lavori stessi vengano assegnati a ditte locali;
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le nuove aree commerciali previste potrebbero nel breve termine aggravare la già critica situazione del settore in città.
In conclusione, il progetto non presenta particolari elementi innovativi, e non appare in grado di rispondere ad alcuna delle necessità che la città oggi presenta. Ci auguriamo che da questo si possa però partire per disegnare un futuro del Rastrello migliore di quello attuale, concepito in piena armonizzazione con il tessuto urbano e incentrato su un polo sportivo che comprenda, assieme ad un impianto moderno e a norma per il calcio, anche spazi e servizi per il benessere della persona (es. palestre, fitness, saune, etc) e per attività ricreative culturali (cinema, auditurium) che potrebbero essere più facilmente usati sia dai residenti che dai turisti di un sito UNESCO come il nostro che si appresta a competere per essere la Città Europea della Cultura 2019. Questa sì una grande opportunità di sviluppo economico sostenibile per la città.
Ecologisti Democratici di Siena